IQ. 20/02/2013 – Dal Gattile di Porta Portese a casa
Da sempre mi hanno definito una “gattara”. Una di quelle persone che come un estensione del proprio corpo si sente partecipe delle vita di ogni piccolo felino che incontra. Resta il fatto che come sempre accade sono i gatti che scelgono a chi regalare le proprie attenzioni; e sono stata scelta da tanti gatti nella mia vita ed in un modo o nell’altro ci siamo ritrovati a vivere insieme.
Febbraio si sa non è periodo di cuccioli, ma per la prima volta volevo intenzionalmente un gattino, non perché lo avevo incontrato per la strada, ma perché lo desideravo.
Roma è la città dei gatti, quindi ho fatto una ricerca su internet ed ho trovato una colonia felina “i gatti della piramide” proprio vicino al mio ufficio. Sul sito web ho letto la storia avvincente della colonia e delle sua iniziatrice Matilde Talli. Così gli scrivo una e-mail per avere un appuntamento, lei mi risponde prontamente, l’appuntamento è fissato.
In un pomeriggio non troppo freddo mi ritrovo con il trasportino davanti la cancellata, guardo dentro e scorgo qualche volontaria, mi fanno accomodare. Ci sono dei gattoni bellissimi ma tutti adulti. Giorgia una volontaria mi dice che al Gattile di Porta Portese ci sono due gatti giovani: Ai e Razzo, forse più adatti per andare d’accordo con Luna la micia di casa.
Arriviamo al Gattile, entriamo, non scorderò mai quella sensazione, un gatto cieco ci accoglie come se ci vedesse perfettamente, intorno tanti gatti passeggiavano nel cortile. Giorgia mi spiega che i gatti Fiv e Felv vengono curati e tenuti in disparte. E’incredibile ce ne sono a centinaia, ognuno di loro ne avrebbe di cose da raccontare. Entriamo nei locali, la struttura è fatiscente ma l’ambiente è pulitissimo, me ne meraviglio. Percorriamo il locale, Giorgia mi racconta la storia di qualche micio come del gatto morsicatore ormai invecchiato e diventato buono; ed eccoci arrivati, apre una porta, dentro ci sono i più giovani… una piccola gattina mi guarda “Lei è Ai ha un insufficienza respiratoria cronica, e lui è Razzo sta sempre sotto le coperte rischi di sedertici sopra!”dice Giorgia, li prenderei entrambi ma con il mio fidanzato abbiamo concordato preventivamente che ne avremmo preso uno solo, è lui infatti a sceglierlo, ha scelto Razzo.
Ora Razzo ribattezzato “Cheng – Razzo”per non dimenticare le proprie origini, vive con noi serenamente da circa due settimane e si sta ambientando alla vita da gatto di casa. Noi siamo felici di vederlo gironzolare sempre più a suo agio .. ne combina di tutti i colori è un vero monello!
Dopo questa emozionante esperienza quello che sento di dirvi è questo, ci sono tanti gatti bisognosi di una casa e di coccole, chi veramente ama i gatti lo sa che sono tutti belli anche i meno fortunati, e che non serve il pedigree per dare tanto amore ed essere riamati.
Mentre passeggi in una colonia felina o in un gattile, potrebbe arrivare quel momento magico in cui il tuo sguardo incrocia il suo ed in quell’attimo vi scegliete a vicenda.
Portare via Cheng Razzo mi ha riempito il cuore di gioia e la mia casa ora è più felice!
Articolo profondo, mi è piaciuto molto! Un appello a tutti per non abbandonare gli animali e cooperare con le associazioni.