E’ ormai vicino il picco dell’epidemia di coronavirus in Italia. La curva dei contagi è risalita dopo 4 giorni di calo, ma sta lentamente riducendo la sua velocità.
“Il picco è vicino, bisognerà vedere che cosa succede nelle prossime ore”, ha osservato il fisico Giorgio Sestili, fra i curatori della pagina Facebook “Coronavirus-Dati e analisi scientifiche”. Cominciano a vedersi segnali incoraggianti: “Un’analisi, per esempio, mostra che si sta stabilizzando l’andamento del rapporto fra il numero dei tamponi positivi e il totale dei tamponi eseguiti, finora sempre in salita”, ha detto ancora Sestili. Anche il numero dei decessi “non segna un balzo verso l’alto”.
Oms: “Le misure sembrano avere effetto”Ottimista anche il direttore vicario dell’Organizzazione mondiale della Sanità Ranieri Guerra. “Le misure sembrano avere effetto”, ha detto nella conferenza stampa della Protezione civile. “Misuriamo adesso quanto èaccaduto 15-20 giorni fa. Ora – ha aggiunto – è importante non abbassare la guardia in un momento così critico, nel quale si vede un rallentamento della velocità di incremento della curva e nei prossimi giorni speriamo in una diminuzione sostenuta della casistica”.
La Protezione civile: “La curva sta rallentando” Dello stesso avviso il vicecapo della Protezione civile, Agostino Miozzo, per il quale “è importante che ci sia un rallentamento della curva, ma non possiamo aspettarci un’improvvisa diminuzione” e “dobbiamo osservare nei prossimi giorni gli effetti delle decisioni prese”. Quanto all’incremento di circa mille casi positivi registrato rispetto a mercoledì, “l’ipotesi – per Miozzo – è che ci sia stato un accumulo di risultati di tamponi fatti nei giorni precedenti. Ma la cosa importante – ha aggiunto – è la velocità di incremento della curva che apparentemente sembra rallentare”.