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In Islanda vietato il porno on line

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porno-on-lineIQ – 22/02/2013 di Stefania Paradiso

In Islanda è vietato il porno on line. Dopo una consultazione nazionale il governo di Reykjavik ha deciso di imporre un divieto d’accesso ai siti porno su tutto il territorio per proteggere i bambini. La notizia ha fatto scalpore perché il divieto nasce in uno dei Paesi più egualitari del mondo, uno dei più liberi sessualmente, con un primo ministro apertamente e dichiaratamente lesbica.

“Siamo una società liberale e progressista in materia di nudità e di rapporti sessuali” -afferma Halla Gunnarsdottir, consigliere del ministero degli Interni – Il nostro approccio al problema non è anti-sesso, bensì anti-violenza. Non è questione di libertà di parola, bensì di danni all’infanzia. Le statistiche indicano che in media un bambino vede pornografia su Internet a 11 anni di età e questo ci preoccupa, così come ci preoccupa la natura sempre più degradante e brutale di quello a cui sono esposti. Non stiamo parlando di censurare l’informazione, ma qualcosa dobbiamo fare”. Questa strada, in realtà, sembra essere il naturale proseguimento di leggi già approvate, come il divieto di stampa e distribuzione di pubblicazioni pornografiche, sulla chiusura di night-club e la  regolamentazione sulla prostituzione che criminalizza il cliente anziché la prostituta. Per vietare l’acceso ai siti si sta pensando a filtri che impediscano la visualizzazione di tali siti. Il problema è che il concetto è talmente ampio e comprendente di altri concetti che risulterà difficile stabilire cosa è porno e cosa non lo è, cosa è da vietare e cosa si può permettere. I contrari affermano che è un’idea irrealizzabile, “fascista e folle”, ma il governo non molla. “Siamo progressisti, siamo democratici, crediamo nell’eguaglianza tra i sessi e siamo pronti a essere più radicali di altri”. I nordici non hanno paura di percorrere nuove strade e proporre soluzioni al fine di migliorare il benessere e la vita dei cittadini. Semmai potrebbe fare da apripista per altri paesi. E siccome la pornografia ha un ruolo importante nella vita di alcune persone, risulta difficile pensare che un divieto cancellerà queste richieste.

 

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