Con il nuovo incentivo per spingere l’occupazione stabile, contenuto nel decreto agosto, il governo, anche in vista di un autunno che si annuncia caldissimo, prova a rilanciare il “capitolo assunzioni”, congelato ormai da primavera; e stima che i sei mesi di esonero al 100% (applicabili anche alle stabilizzazioni di rapporti a termine) possano creare circa 400mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.
L’esonero, che scatta per contratti fissi firmati entro il 31 dicembre, è pressoché totale, vale a dire fino a 8.060 euro l’anno, che riparametrati sui sei mesi di sconto ottenibili dalla data dell’assunzione, fanno scendere il tetto massimo di incentivo a poco più di 4mila euro (una cifra che consente lo sgravio integrale per contratti a tempo indeterminato con retribuzione intorno ai 26mila euro l’anno).
Considerando che si tratterà, per moltissimi datori, di sottoscrivere rapporti di ingresso nel mondo del lavoro, con buste paga presumibilmente più basse di 26mila euro annui, l’esecutivo calcola uno sconto medio ottenibile ad assunzione intorno ai 2.500-3mila euro (che quindi moltiplicati per i circa 400mila posti stimati fanno appunto poco più di un miliardo di euro, il limite di spesa fissato nel decreto agosto).
Di questo incentivo potranno fruire tutti i datori di lavoro privati, a eccezione del settore agricolo. Non ci sono limiti d’età per le assunzioni che devo avvenire entro fine anno.
L’esonero è cumulabile con altri incentivi, ad esempio con lo sgravio triennale al 50% rivolto agli under35: in questo caso, spiegano fonti di governo, i primi sei mesi di esonero sono al 100 per cento.