Il 24 ottobre , durante un discorso in tv, ha detto senza mezzi termini che il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbe fare dei «controlli mentali».
Questa volta ad irritare Ankara era stata l’intenzione dichiarata dell’Eliseo di rafforzare la separazione tra Stato e religioni in Francia all’indomani della macabra di Samuel Pety, l’insegnante che aveva fatto una lezione sulla libertà di espressione mostrando le vignette satiriche su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo.
Pronta la replica dell’Eliseo che definito «inaccettabili» le frasi di Erdogan e ha richiamato in patria per protesta il suo ambasciatore ad Ankara: «L’offesa e la volgarità non sono un metodo. Esigiamo da Erdogan che cambi il corso della sua politica perché è pericolosa da tutti i punti di vista. Non entriamo in polemiche inutili e non accettiamo gli insulti».