Sempre più isolato, rabbuiato e infuriato con tutti in una Casa Bianca semideserta, dove ha bloccato anche l’onorario stellare da 25 mila dollari al giorno del suo (fallimentare) avvocato personale Rudy Giuliani, Donald Trump si prepara ad un secondo processo d’impeachment al Senato dopo che la Camera lo ha messo in stato d’accusa per incitamento all’insurrezione.
Bandito permanentemente anche da Snapchat, il presidente ha diffuso dopo la votazione un video di cinque minuti in cui, glissando sull’impeachment, ha condannato “inequivocabilmente” la violenza dell’assalto al Congresso, scaricato i rivoltosi e lanciato un appello agli americani a “superare gli impeti del momento”. Questa volta però rischia lo scacco matto.