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Direttrice ferroviaria “Messina-Catania-Palermo”

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 direttrice ferroviaria “Messina-Catania-Palermo”IQ. 04/03/2013 – Collegamenti ferroviari più veloci tra Catania, Palermo e Messina. Il Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, il Ministro allo Sviluppo Economico, alle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, il Governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, gli Amministratori delegati di Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti, e di Rete Ferroviaria Italiana, Michele Mario Elia, hanno sottoscritto il 28 Febbraio il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS), istituito dall’articolo 6 del D.lgs 88/2011, per la realizzazione della direttrice ferroviaria “Messina-Catania-Palermo”.

Il Contratto interessa 5 macro-interventi per un totale di 14 opere, per le quali, a fronte di un costo complessivo di 5.106,1 milioni di euro, sono già disponibili 2.426 milioni.

Le fonti dei fondi sono così suddivise:

• 1.153,5 milioni a valere su fondi statali;

• 21 milioni a valere sulla Legge Obiettivo;

• 500 milioni a valere sulla riduzione del cofinanziamento statale di cui al Piano d’Azione e Coesione;

• 517,2 milioni a valere sui programmi comunitari 2007-2013, di cui 280 milioni sul POR Sicilia e 237,2 sul PON “Reti e Mobilità”;

• 217,3 milioni a valere su risorse liberate del PON Trasporti 2000-2006;

• 17 milioni a valere su risorse Fondo Sviluppo e Coesione già a disposizione del MIT.

Gli interventi complessivi che scaturiranno dai lavori, dalle progettazioni e dagli studi previsti nel Contratto consentiranno di raggiungere tre risultati:

• una progressiva forte riduzione dei tempi di percorrenza e della frequenza e qualità del servizio fra tre importanti aree metropolitane della Sicilia. Con gli interventi già finanziati e per cui è già deciso il tracciato, sono stati avviati i lavori o la progettazione, si ottiene una prima riduzione dei tempi di percorrenza fra Messina e Palermo;

• un miglioramento dell’accessibilità delle aree interne della Sicilia centrale e della Sicilia meridionale ai grandi centri metropolitani;

• una maggiore efficienza dei nodi ferroviari di Catania e Palermo.

Gli interventi:

 lungo la linea Messina-Catania (valore investimenti: 383,8 milioni di euro) è prevista la progettazione del raddoppio della tratta Giampilieri – Fiumefreddo (che resta ancora da coprire finanziariamente). Per il nodo di Catania verrà completato il raddoppio dei binari nella tratta che va da Catania Ognina a Catania Centrale, progettato l’interramento della Stazione Centrale e realizzato il raddoppio del bivio Zurria-Catania Acquicella.

 sulla linea Catania-Palermo (valore investimenti: 823,4 milioni di euro) verranno raddoppiati i binari nelle tratte Bicocca-Motta-Catenanuova e Catenanuova-Raddusa-Agira, al fine di raggiungere una velocità da 200 km all’ora e di consentire una crescita nella frequenza dei collegamenti. Per quanto riguarda la tratta Raddusa-Enna-Fiumetorto è prevista la tempestiva realizzazione di uno studio di fattibilità, d’intesa con la Regione Siciliana, per valutare tre soluzioni alternative: 1) riqualificazione della linea ferroviaria esistente; 2) variante di tracciato Enna-Pollina-Castelbuono; 3) variante di tracciato contigua all’asse autostradale Catania-Palermo.

 interventi tecnologici lungo le linee Messina-Catania e Catania-Palermo e la realizzazione del nodo di Palermo (valore investimenti: 1.218,8 milioni di euro).

Con la firma del Contratto, Governo, Regione Siciliana, Fs Italiane e RFI si impegnano a:

• collaborare e coordinarsi utilizzando strumenti di semplificazione amministrativa e procedimenti di decisione e controllo previsti dalle normative vigenti;

• rimuovere gli ostacoli che dovessero sorgere durante l’esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza accertate, le misure sanzionatorie previste dal Contratto stesso;

• eseguire periodicamente un monitoraggio necessario alla verifica del Contratto, anche per attivare prontamente le risorse necessarie;

• mettere in atto una verifica semestrale del Contratto, anche per far partire prontamente i provvedimenti necessari alla realizzazione degli interventi;

• effettuare i controlli che garantiscano correttezza e regolarità della spesa.

Quello del 28 Febbraio è il terzo CIS firmato dal Governo e arriva a compimento dopo la positiva esperienza di quelli relativi alla realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto del 2 agosto scorso e alla velocizzazione della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria del 18 dicembre che, complessivamente, hanno stanziato l’importo di 6,462 miliardi di euro.

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