Conferma le dimissioni, allontana la candidatura a sindaco di Roma e punge su come molti si siano smarcati dal governo Conte, che “tutti insieme abbiamo voluto”. Nicola Zingaretti parla per la prima volta in tv dopo le dimissioni e lo fa nella trasmissione Non è la D’Urso live, su Canale 5. Già questa una presa di posizione dopo le critiche per il tweet dedicato alla conduttrice quando si è diffusa la notizia della chiusura della trasmissione. “Il populismo – ha detto – si combatte con la politica popolare, non con la puzza sotto il naso”.
Il segretario uscente del Partito Democratico conferma che il passo indietro resterà, non ci saranno ripensamenti. “Ma sì, il Pd non è un partito del leader ma con un leader. Noi siamo tanti, domani rinnovo la tessera del Pd, non scompaio con le mie idee. Noi resteremo a fare politica con le nostre idee”, spiega. Poi però attacca sull’atteggiamento assunto da molti in merito alla scelta di sostenere il governo Conte: “Mi ha dato fastidio che tutti insieme lo abbiamo voluto, quando quel progetto non è andato in porto mi hanno accusato di ‘Conte o morte’, cosa che io non ho mai detto”. Insomma: “Ci siamo girati e non c’era nessuno”. L’accusa che definisce “ingiusta” è quella di “aver difeso una linea scelta insieme”. E attacca: “Io amo il pluralismo ma non vuol dire stare zitti nelle riunioni e poi attaccare in pubblico”.