IQ. 06/03/2013 – La necessita’ di una pressione piu’ decisa della comunita’ internazionale sul regime siriano per avviare un percorso verso la soluzione della crisi e’ quanto scaturito dal colloquio che il Ministro Giulio Terzi ha avuto all’Onu con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
Entrambi hanno concordato sulla necessità che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu superi l’attuale fase di impasse che, per effetto del potere di veto sopratutto della Russia, e’ di fatto immobilizzato ed hanno espresso la forte preoccupazione per la recrudescenza delle violenze in Siria e per la grave emergenza umanitaria. Nel corso del colloquio e’ stata esaminata anche la situazione in Libia, Sahel e Somalia. Il capo della diplomazia italiana ha detto che l’Italia e’ pronta ad ospitare la seconda conferenza internazionale per la Libia.Con il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Vuk Jeremic, il Ministro Terzi ha affrontato i principali processi negoziali che impegnano l’Assemblea Generale nel corso della sua 67ma sessione: riforma del Consiglio di Sicurezza, sviluppo sostenibile e diritti umani.
“Forte sostegno alla coalizione delle opposizioni siriane”
“Ho illustrato al Segretario Generale i risultati della Conferenza di Roma della scorsa settimana, dalla quale è emerso un messaggio forte di concreto sostegno alla coalizione delle opposizioni siriane, ed un monito al regime di Damasco affinché comprenda che non vi è alcuna possibilità che possa risolvere militarmente la crisi”, ha detto Terzi al termine dell’incontro, facendo riferimento alla riunione che il 28 febbraio il gruppo di paesi maggiormente impegnati per la soluzione del conflitto in Siria ha avuto nella capitale italiana con il leader dell’opposizione sirian Moaz Al-Khatib. Il Ministro Terzi ha inoltre confermato, come già emerso nella riunione di Roma, il forte sostegno all’azione dell’Inviato congiunto ONU/Lega Araba Lakhtar Brahimi, nel quadro del “forcing” diplomatico della comunità internazionale, il cui obiettivo prioritario è al momento quello di cambiare i rapporti di forza sul terreno rafforzando l’opposizione, considerata dall’Italia e dai principali attori internazionali l’unico legittimo rappresentante del popolo siriano. A Roma gli undici paesi riuniti giovedì scorso hanno, tra l’altro, discusso della possibilità di istituire corridoi umanitari per consentire di aiutare la popolazione siriana ed alleviarla dalla gravissima situazione umanitaria in cui versa.
Preoccupazione per il Sahel
Forte preoccupazione è stata manifestata, nel colloquio, anche per la situazione nel Sahel, e per la possibile ulteriore estensione della presenza terroristica in Nord Africa. “Se vogliamo contrastare efficacemente il pericoloso processo di radicamento delle organizzazioni terroristiche nella regione – ha sottolineato Terzi – e’ indispensabile che l’azione militare sia accompagnata da un progetto politico di lungo periodo”.
L’Italia sostiene lo spiegamento della missione “African-led International Support to Mali” (AFISMA) della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), e una sua possibile trasformazione in una missione ONU. L’Italia, che già esprime l’inviato speciale dell’Onu per il Sahel, incarico affidato dal Segretario Generale a Romano Prodi, è inoltre favorevole alla nomina di un Rappresentante Speciale dell’UE.
Agevolare la stabilizzazione in Somalia
Il Ministro Terzi ha inoltre evocato al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon la situazione in Somalia, dove le nuove istituzioni, nate al termine della fase di transizione anche grazie al concreto sostegno di Roma, hanno ora necessità di dotarsi degli strumenti per controllare effettivamente il territorio e l’amministrazione del Paese. In tal senso, Terzi ha condiviso con Ban la necessità di promuovere il dialogo e la collaborazione tra autorità centrali e regionali somale, come precondizione per giungere a un’effettiva stabilizzazione del Paese. L’Italia guarda con favore ad una strategia internazionale di ampio respiro, che coniughi gli aiuti umanitari ed allo sviluppo a partnership in campo economico: in tale ottica, il Ministro ha ricordato la recente Country Presentation sulla Somalia organizzata alla Farnesina per individuare possibili opportunità di scambio e di investimento tra Italia e Somalia.
“L’Italia – ha ricordato Terzi – auspica il rinnovo del mandato della missione dell’Unione Africana (AMISOM) e segue con attenzione il dibattito in corso in Consiglio di Sicurezza sulla sostituzione dell’Ufficio Politico delle Nazioni Unite (UNPOS) per la Somalia con una nuova missione dell’Organizzazione, il cui successo dipenderà in larga parte da un’accurata selezione della sua leadership”.
Italia pronta ad ospitare la II conferenza internazionale per la Libia
Per quanto riguarda la Libia, altro tema del colloquio del Ministro Terzi con il Ban Ki-moon,l’Italia, secondo quanto affermato dallo stesso ministro, intende continuare ad avere un ruolo guida e di stimolo, verso Europa e Nazioni Unite. Il capo della diplomazia italiana ha inoltre confermato la ferma volontà dell’Italia, in qualità di primo contribuente alla transizione democratica inLibiacon un impegno complessivo di oltre 55 milioni di euro, di rafforzare ulteriormente la collaborazione con la missione delle Nazioni Unite guidata da Tarek Mitri.
“Le attività della Missione di Supporto delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL)sono cruciali per garantire la necessaria coerenza ed efficacia agli aiuti internazionali in Libia” ha detto Terzi al termine dei colloqui con Ban, con il quale il titolare della Farnesina si e’ soffermato anche sull’ulteriore occasione di dialogo e di sostegno alle autorità libiche che potrà essere offerta dalla seconda Conferenza Internazionale sulla Libia, che l’Italia si è offerta di ospitare.
“Riforma del Consiglio di Sicurezza non più rinviabile”
Il Ministro Terzi ha incontrato a New York anche il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Vuk Jeremic, per un colloquio sui principali processi negoziali che impegnano l’Assemblea Generale nel corso della sua 67ma sessione: riforma del Consiglio di Sicurezza, sviluppo sostenibile e diritti umani. Il titolare della Farnesina ha ricordato al suo interlocutore i risultati della riunione ministeriale di Roma dello scorso 4 febbraio sul processo di riforma del Consiglio di Sicurezza, da cui è emersa con chiarezza l’urgenza della riforma, insieme al comune richiamo ad una maggiore flessibilità per realizzarla. Terzi ha ribadito che l’Italia e i suoi partner di “Uniting for Consensus” (UfC) sono convinti che si possa arrivare a risultati concreti solo attraverso il dialogo, la volontà politica e un sincero spirito di compromesso.
L’incapacità di dare risposte efficaci alla crisi siriana ” è “l’ennesima conferma” del fatto che “una riforma del Consiglio di Sicurezza non è più rinviabile”, ha affermato Terzi al termine dell’incontro con Jeremic. “Con la riunione di Roma – ha proseguito il titolare della Farnesina – l’Italia ha voluto rilanciare tale esigenza, per garantire un rinnovato impulso ai negoziati a New York e promuovere maggiore flessibilità e spirito di compromesso” anche da parte degli altri gruppi di paesi.
La promozione dei diritti umani
Il Ministro Terzi ha inoltre espresso grande soddisfazione per gli importanti traguardi sin qui raggiunti in Assemblea Generale sul tema della promozione dei diritti umani, che si sono concretizzati nell’approvazione di tre Risoluzioni in settori tradizionalmente prioritari per l’Italia: moratoria e abolizione della pena capitale – raggiungendo un nuovo massimo storico di 111 voti positivi; eliminazione della pratica delle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF); libertà di religione. Su quest’ultimo tema Terzi ha ricordato l’opera di sensibilizzazione condotta dall’Italia, e testimoniata dai due incontri internazionali promossi dall’Italia alle Nazioni Unite e a Roma negli ultimi sei mesi. Sulle mutilazioni genitali, Terzi si e’ complimentato con Jeremic per la recente adozione della prima risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU che segna “uno spartiacque” nella campagna internazionale nella quale l’Italia -ha detto Terzi- e’ impegnata al fianco dei partners Africani con l’obiettivo della “completa eliminazione di questa orrenda pratica nel tempo di una generazione”.
Lo sviluppo sostenibile
Si e’ discusso anche di sviluppo sostenibile: il capo della diplomazia italiana ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia all’azione svolta dall’Assemblea Generale per dare seguito alle conclusioni del documento finale “Rio+20”.
“La co-presidenza italiana del negoziato per l’istituzione del Foro Politico di alto livello deciso a Rio, la partecipazione al Gruppo di lavoro sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, e il diretto coinvolgimento dell’Istat nell’elaborazione di indicatori di misurazione che vadano oltre la dimensione del PIL sono la prova tangibile del ruolo di primissimo piano che l’Italia svolge alle Nazioni Unite per promuovere modelli di sviluppopiù sostenibili” ha commentato Terzial termine dell’incontro con il Presidente dell’Assemblea Generale dell’Onu.