Flavio Briatore si prende la sua vendetta: la Cassazione ha annullato con rinvio la confisca del Force Bleu, lo yacht dell’imprenditore, disposta dalla Corte di appello di Genova per una vicenda di Iva evasa. Peccato però che l’imbarcazione sia già stata venduta. Anzi, “svenduta” per il diretto interessato: “Abbiamo presentato tre istanze affinché aspettassero la Cassazione e non facessero l’asta in pieno Covid, con gli acquirenti che neanche potevano andare a vederla. Qual era la fretta di darla via? È uno yacht, non un cargo di banane che vanno a male. L’Autumn Sailing, la società armatrice, ha pure versato i soldi che servivano per la manutenzione e per tenerla in porto, ma non li hanno voluti. Risultato: l’hanno svenduta a sette milioni”.
A Briatore non importa vincere, lo ammette nero su bianco al Corriere della Sera, per lui si tratta di “un danno enorme o a me oppure allo Stato: il Force Blue valeva circa 20 milioni di euro”. Poco importa riavere la barca, dunque, visto che l’imprenditore la considera una “cosa impossibile”. Dal punto di vista morale però il guaio è fatto: “I danni che ho subito sono incalcolabili: da undici anni, tutti mi danno dell’evasore fiscale, pure in tv. Consideri che sono schedato nella World Check: non posso avere un mutuo, un prestito, niente. Se per lavorare non avessi avuto capitali miei, sarei fallito.