Da qui al 2025 la Pubblica Amministrazione italiana avrà bisogno di oltre 741mila nuovi dipendenti, 692mila dei quali saranno chiamati a sostituire coloro che andranno in pensione nei prossimi cinque anni. Secondo le previsioni del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, relative al fabbisogno occupazionale della PA. Il numero di assunti nel pubblico impiego è al minimo storico da vent’anni a questa parte (3,2 milioni di unità), con un calo del 3,9% che riguarda gli ultimi dieci anni. Sono cifre che collocano l’Italia al di sotto della media europea. Riqualificare la PA e trasformarla in fattore di competitività per l’economia italiana è una priorità, anche sfruttando il Recovery Plan per gestire il turnover dei prossimi anni e selezionare forza lavoro giovane e competente.
Le nuove assunzioni
Nel Decreto Reclutamento, su cui ha fatto il punto in Ministro Renato Brunetta in audizione parlamentare i giorni scorsi, Tali misure sono indicate le modalità speciali per l’accrescimento della capacità funzionale della PA. Il ministro per la Pubblica amministrazione ha sintetizzato i punti chiave del disegno di legge di conversione in legge del dl 80/2021 recante misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni.