Per la prima volta la Chiesa cattolica ha preso ufficialmente posizione contro le cosiddette «terapie riparative», cioè i trattamenti per «guarire» dall’omosessualità. Già sconfessate da psicologia e medicina, che da tempo ne denuncia la pericolosità oltre che l’inutilità, vengono tuttora praticate da alcune associazioni di ispirazione cristiana, con il pretesto di insegnare alle persone lgbt ad astenersi dalle loro “inclinazioni”. Adesso la Congregazione Vaticana per il Clero, dopo una lunga indagine, ha emesso una informativa finale che invita i vescovi a non assecondare, né raccomandare le terapie svolte in Spagna dall’associazione Verdad y Libertad, come riporta il periodico cattolico spagnolo Vida Nueva. «Di solito le note della Congregazione vengono mandate ai vescovi e ai cardinali e non vengono rese pubbliche. Invece in questo caso è stata diffusa e discussa durante l’assemblea plenaria della Conferenza episcopale spagnola, ad aprile, perché in Spagna c’erano stati alcuni vescovi accusati di aver indirizzato fedeli e seminaristi a questo tipo di trattamenti. La Congregazione per il Clero ha affermato con nettezza che non deve più avvenire. Né per i fedeli, né per seminaristi. È la prima volta che c’è un tale pronunciamento ufficiale. Questa indicazione è un passaggio fondamentale che i credenti lgbt+ aspettavano di sentire da tempo» spiega Innocenzo Pontillo, presidente dell’associazione cattolica La Tenda di Gionata che lavora sui temi lgbt+.
«Anche in Italia vengono praticate “terapie” riparative, portate avanti non dalla Chiesa ma da alcuni movimenti integralisti. Questi sanno che non possono “guarire” gay e lesbiche, perché l’omosessualità è una parte delle persone, ma fanno sì che i credenti lgbt+ cerchino di non vivere quella parte di sé. È come dire a un albero che può crescere ma non può fiorire. Ho conosciuto persone che le hanno fatte: mi hanno raccontato che ti porta a un tale senso di schifo verso te stesso, da lasciarti solo due scelte, o ti suicidi o inizi un cammino di liberazione per salvarti.