Già Capitale della Cultura nel 2019, Matera si candida per esserlo anche “ delle tecnologie emergenti”. Insieme a Torino, Roma, Bari, Prato e L’Aquila, la città lucana è una delle sei città scelte dal Ministero dello Sviluppo economico per ospitare le “Case delle tecnologie emergenti”. L’assessore comunale all’ Innovazione e vicesindacato di Matera Alberto Acito in occasione dell’ incontro “ From data to value”, organizzato nello storico rione dei Sassi, ha ribadito: “Puntiamo a essere un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno, anche grazie alla collaborazione con l’Università della Basilicata, con il Politecnico di Bari e con il Cnr. Il nostro obiettivo principale è quello di ‘aiutare’ i nostri giovani a rimanere qui e di essere sempre più attrattivi per le imprese”. In particolare, con la Casa delle tecnologie emergenti, Matera “si rivolge alla filiera delle industrie culturali e creative e della gestione del patrimonio culturale, senza mai dimenticare – ha concluso Acito – un turismo sempre più sostenibile anche grazie alla possibilità di mettere a disposizione dei nostri concittadini e dei visitatori servizi digitali all’avanguardia”.