E’ appena terminato il vertice dei potenti del mondo sul clima ma la Cina si mostra imperturbabile e decisa a portare avanti la sua scelta riguardo le emissioni di gas serra. Nella giornata di ieri è stata registrata a Pechino una concentrazione di micro particelle Pm 2,5 a quota 224. Il dato è decisamente allarmante dal punto di vista respiratorio se si pensa che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ( Oms), raccomanda come valore massimo 15. Sul tema le promesse del governo cinese sembrano essere alquanto aleatorie .Pechino ha preso impegno a raggiungere il suo picco di emissioni entro il 2030 per poi gradualmente scendere fino a zero entro il 2060.Attualmente la Cina, dove l’80% dell’ energia poggia sui combustibili fossili e il 60% sul carbone, è il paese più inquinante del mondo per emissioni di gas serra. Il pericolo smog del paese in questi giorni, soprattutto nella zona settentrionale, ha raggiunto livelli gravissimi. Il governo ha dichiarato ufficialmente che la situazione è dovuta a “ condizioni meteorologiche sfavorevoli e diffusione di inquinamento regionale”. A Pechino lo smog impedisce di vedere a meno di 200 metri. Le scuole della capitale non potranno fare lezione all’aperto mentre parti delle autostrade, legate a grandi metropoli come Shanghai, Tianjiin e Harbin, a causa della ridotta visibilità sono state dichiarate non percorribili. Lo smog dovrebbe protrarsi fino a sta sera. Gli eventi tuttavia non scalfiscono la scelta cinese, presa nei primi giorni della settimana, in base alla quale la produzione quotidiana di carbone sarà aumentata di oltre un milione di tonnellate per rimediare al deficit energetico che negli ultimi mesi ha costretto alcune fabbriche alla chiusura.