New York torna a correre. Dopo il periodo più duro della pandemia anche nella Grande Mela ricomincia la vita. La maratona cittadinaè stata una grande festa per festeggiare il ritorno alla normalità. New York ha vissuto in maniera drammatica la pandemia ma la gara entrata nelle tradizioni della città ha ridato un senso di speranza e sembra anticipare il ritorno al mondo precovid. E’ arrivato primo il keniano Albert Korir mentre la connazionale Jepchirchir ha vinto la competizione riservata alle donne. L’italiano Eyob Faniel, eritreo naturalizzato e membro delle Fiamme d’Oro, è arrivato terzo. La gara, giunta alla cinquantesima edizione, è stata una grande festa che si è conclusa a Central Park. Lo spirito è sempre lo stesso: non importa vincere ma finire il percorso, ognuno ha un suo obiettivo personale. E’ cosi come d’incanto la metropoli fino a pochi mesi fa in preda al terrore e alla paura, ha riscoperto il suo gioioso dinamismo. Sorrisi, affanni, scatti improvvisi hanno sfilato insieme ai colori, alle etnie e alle mille differenze delle grande città americana con migliaia di persone che hanno corso tra applausi e bandiere da Staten Island a Brooklyn, dal Bronx a Manhattan e Queens. A tagliare il traguardo anche Larry Trachtenberg, newyorkese di 77 anni, un veterano che a 16 anni nel 1970 partecipò alla prima edizione della gara in una New York in fin dei conti tanto diversa ma anche tanto uguale a quella di oggi .‘Welcome back, Let’s run the city’