In inglese si chiama “usability”, termine reso in italiano il non pertinente inglesismo “ usabilità” , è una parola veramente brutta che vuole indicare lo scopo di chi ha progettato una determinata tecnologia che tenta di comprendere l’uso che ne facciamo. Su questo tema si sta svolgendo il World Usability Day a cui partecipano progettatori da ogni parte del mondo. La giornata ha avuta la sua prima edizione del 2014.Il tema è sempre quello dell’assistente vocale che ci assiste in ogni nostra domanda. Ci si interroga in particolare sulla privacy. Nel momento stesso in cui chiediamo informazioni è possibile infatti far catalogare nostre specifiche necessità. La Giornata Mondiale dell’ Usabilità si svolge in oltre 40 paesi e in Italia è rappresentata da WUDRome che – organizzata da NOIS3 – si svolge a tra Roma, Parma, Milano e Bari. Quest’anno la giornata, che si svolgerà tra il 10 e il 12 novembre, sarà dedicata alla “ progettazione etica” con un particolare focus dei pericoli collegati alla condivisione dei dati degli utenti e dalla possibilità di pensare a nuovi approcci. I rischi della condivisione sono ben spiegati da Carlo Frinolli di Nois3, CEO e Co-founder di WUDRome: “ “Se ti chiedessi quali sono i rischi che corri dandomi il pin del bancomat o della carta di credito sarebbe più facile capire quali sono. Se invece ci chiedessimo quali sono i rischi della condivisione dei dati online faremmo più fatica a capire quali siano”. “Proteggere dei nostri dati- prosegue Frinoli- significa essere gelosi, essere custodi ed essere gli unici a poter decidere su questa cosa. Questo dovrebbe essere un modo etico di condividere, di essere in controllo di quello che noi stiamo dando a qualcun altro i nostri dati, e poterli riprendere tutte le volte che vogliamo perché sono una parte del nostro essere”.
World Usability Day: quest’ anno si parlerà di progettazione etica e attenzione alla privacy.
Date:
venerdì, Novembre 22, 2024