La Calabria è la regione più vicina alla zona gialla a causa del numero dei ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive mentre nelle prossime settimane potrebbero avere questo colore Liguria, Veneto, Marche e Lombardia. Queste le previsioni elaborate dai dati epidemiologici della Protezione civile e dell’occupazione dei posti letto degli ospedali dell’ Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali ( Agenas) elaborati dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’ e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Nel dettaglio Sebastiani prevede che la Lombardia dove i “ricoveri nei reparti ordinari sono al 14% circa, in crescita lineare nelle ultime due settimane con tasso di aumento pari a circa 0.30% al giorno. Di conseguenza – osserva Sebastiani – nei primi giorni della prossima settimana si prevede che si oltrepassi la soglia del 15%”.In Lombardia le terapie intensive sono occupate all’8% con un tasso di crescita giornaliero dello 0,30% il che significa che proseguendo con questo ritmo “ tra la fine della prossima settimana e l’inizio di quella successiva la regione dovrebbe oltrepassare la soglia del 10%. In conclusione martedì 14 la Lombardia dovrebbe avere i numeri da zona gialla”. Nelle Marche invece l’occupazione dei posti letto cresce dello 0,29% al giorno e attualmente i ricoverati in terapia intensiva e nei reparti ordinari rispetto alla capienza sono del 10,5%. Se dovessero continuare a rimanere queste condizioni nei prossimi 15 giorni verrebbe dichiarata zona gialla perché si supererebbe la quota del 15%. In Liguria invece le terapie intensive occupate sono pari all’11,5% e i reparti ordinari al 10% mentre si registra un tasso di crescita pari allo 0,26% al giorno il che implica che la regione potrebbe arrivare alla zona gialla nelle prossime tre settimane. Anche in Veneto si prevedono con i dati attuali la possibile zona gialla entro i prossimi 21 giorni. Attualmente infatti nella Regione del nord est l’occupazione delle terapie intensive è del 12% mentre quella dei reparti ordinari è del 9,5% con un tasso di crescita dello 0,31% al giorno. La crescita maggiore invece si sta verificano in Calabria dove si registra una crescita quotidiana dello 0,39% dei ricoveri. Per il momento nella regione meridionale i ricoveri nelle intensive sono pari all’11% mentre è del 14,5% nei reparti ordinari. Dati che dovrebbero portare entro martedì alla zona gialla. Si registra invece un miglioramento a Bolzano e in Friuli Venezia Giulia che in questo modo non entrerebbero in zona arancione. Bene anche il Lazio dove si osserva un appiattimento della linea dei ricoveri “ probabilmente permetterà a questa regione di evitare nell’immediato futuro l’ingresso in zona gialla. L’attenzione – specifica lo studio-deve comunque essere alta, visti i rapidi cambiamenti, come quello accaduto di recente alla Calabria”. In linea di massima nell’ultima settimana sono diminuiti i morti e i ricoveri nelle intensive. Si nota infine anche un calo dei positivi sulla base del “trend di decrescita, sulla scala di due settimane, del numero di province nelle quali l’incidenza aumentata più del 40% negli ultimi sette giorni rispetto ai sette giorni precedenti”