Il mondo degli affari sembra non credere che le sanzioni economiche occidentali contro la Russia possano essere particolarmente dure. Si pensa in particolare che non sarà adottato l’ espulsione della Russia dal sistema Swift e provvedimenti sulle forniture energetiche.
L’ Europa è dipendente dalla Russia per il gas che, dopo essere aumentato del 51% in seguito all’aggressione russa , è sceso ieri del 30% arrivando sotto la quota psicologica dei 100 dollari al barile. Tutte le principali borse del mondo hanno chiuso la giornata in positivo: Wall Street +2%, Tokyo+1,9%, Londra+3,9%, Parigi+3,5%, Francoforte +3,7% e Milano +3,6%. Sono stati quindi recuperati 334 miliardi di euro di capitalizzazione. La fiducia è favorita anche da quanto dichiarato dalla Presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha preso l’impegno di attuare attraverso la banca centrale europea tutte le misure atte a “ garantire la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria dell’eurozona”.Lagarde ha ricordato che rispetto all’anno scorso il prezzo del petrolio è salito del 54% mentre i prezzi delle importazioni del gas sono “ 6 volte più alte”. Anche la Fed americana potrebbe rallentare la stretta monetaria alla luce della guerra in Ucraina. Intanto la presunta assenza o debolezza delle sanzioni contro la Russia ha prodotto un effetto positivo anche sulla borsa di Mosca che è salita del 20% anche se si è dimezzato il valore di alcune banche russe che potrebbero essere oggetto nei prossimi giorni di provvedimenti da parte degli stati occidentali. La situazione tuttavia non è stabile ed è sottoposta a continui mutamenti. Resta possibile l’espulsione dal sistema Swift delle banche russe mentre l’Unione Europea ha congelato i beni di Putin e Lavrov.