Nell’ ambito della nostra inchiesta sull’economia sociale vogliamo parlare oggi di uno strumento spesso sottovalutato di incentivo a chi sostiene iniziative in questo settore messo a disposizione dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia. L’Agenzia per statuto è uno strumento attraverso il quale il governo italiano dà impulso alla crescita economica del nostro Paese e ha lo scopo di valorizzare settori strategici, rilanciare l’occupazione, le aree in crisi ed in particolare il Mezzogiorno. Lo scopo è quella di ottimizzare tutti gli incentivi nazionali in grado di favorire startup innovative e nuove imprese. L’agenzia si occupa in particolare di favorire la spesa dei fondi messi a disposizione dall’Unione Europea e dal governo e di valorizzare i beni del nostro patrimonio culturale. L’agenzia riserva uno specifico programma per l’economia sociale denominato “ Italia Economia sociale”. Si tratta di una serie di agevolazioni che il Ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione per far sorgere e sviluppare quelle imprese che hanno un’ utilità sociale e seguono uno scopo di interesse generale.
Per ottenere gli incentivi è necessario avere almeno uno dei seguenti obiettivi:
- 1) incremento occupazionale di lavoratori svantaggiati.
- 2) inclusione sociale di persone vulnerabili.
- 3) salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dei beni storico-culturali
- 4) conseguimento di ogni altro beneficio derivante da attività di interesse pubblico o di utilità sociale in grado di colmare specifici fabbisogni di comunità o territorio.
Il finanziamento è possibile grazie a quattro diversi decreti. Il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 3 luglio 2015 che dà vita ad un sistema di aiuto e di incentivazione per diffondere e rafforzare l’economia sociale. Il Decreto interminesteriale ( sviluppo economico, economia-finanza, lavoro e politiche sociali) del 14 febbraio 2017 che stabilisce condizioni e modi per l’accesso ai finanziamenti agevolati, concessi a valere sul FRI da parte di imprese operanti nell’economia sociale.Il decreto di accesso al contributo del Ministero dello sviluppo economico dell’8 marzo 2017 che disciplina i criteri e i modi per la concessione e l’erogazione del contributo a fondo perduto. Il Decreto direttoriale del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del 26 luglio 2017 che individua i termini e i modi di presentazione della domanda di agevolazione e fornisce le indicazioni per l’attuazione delle misure a sostegno dell’economia sociale.
Le risorse a disposizione sono pari 223 milioni di euro. Questa cifra è costituita da un Fondo per la crescita sostenibile pari a 23 milioni id euro e da un Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di ricerca ( FRI) presso la Cassa depositi e prestiti pari a 200 milioni di euro.
Sono finanziabili programmi di investimento tra i 200mila e i 10 milioni di euro. Il finanziamento copre fino alll’80% delle spese ammissibili. Gli aiuti sono di due tipi 1) un contributo non rimborsabile nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per programmi di investimento che non devono superare i 3 milioni di euro 2) finanziamento agevolato allo 0,5% annuo e della durata massima di 15 anni che deve però essere accompagnato ad un finanziamento bancario del 30% rispetto al finanziamento totale concesso dalla Banca finanziatrice. Questa deve essere una banca italiana o una succursale di una banca estera che opera in Italia. Deve inoltre aderire alla Convenzione tra il Ministero, Cassa Depositi e Prestiti e ABI così come previsto dal decreto istitutivo del 3 luglio del 2015.
Le agevolazioni sono rivolte a: 1) imprese sociali di cui decreto legislativo D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 112, costituite in forma di società 2) cooperative sociali (Legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modifiche) e relativi consorzi 3) società cooperative aventi qualifica di ONLUS (D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460 e successive modifiche e integrazioni).
Possono fare domande tutte le imprese che agiscono sul territorio nazionale.
Per informazioni è possibile scrivere a es.info@mise.gov.it .La domanda va compilata secondo la modulistica di riferimento che è disponibile online. Bisogna allegare la delibera di finanziamento e il relativo allegato tecnico riguardante l’impatto socio ambientale dell’iniziativa ( questo documento deve essere redatto dalla banca finanziatrice). Per accedere alla piattaforma è necessario essere in possesso di un’ identità digitale ( SPID, CNS, CIE). Nel caso in cui si dovessero riscontrare difficoltà il ministero mette a disposizione gratuitamente un supporto gratuito. Il ministero infatti può aiutare con i suo tecnici per evitare gli errori formali e valorizzare il progetto di impresa e offre a chi lo desidera tre appuntamento online . E’ possibile avere su questo aspetto ulteriori informazioni chiamando al numero azzurro 848.886.886.