Dalle 18 di ieri sono terminate tutte le operazioni militari offensive in Yemen. La notizia è data da Hans Grundberg, inviato delle Nazioni Unite. L’accordo è stato ottenuto grazie all’opera di mediazione dell’ONU tra la coalizione a guida saudita e i ribelli sciiti Houthi vicino all’Iran. Si tratta della prima tregua dal 2016 ad oggi ed entra in vigore nel primo giorno del mese sacro del Ramadan. Per il momento tutti i precedenti tentativi di cessate il fuoco non hanno avuto esito positivo. La popolazione yemenita è duramente provata dal lungo conflitto che vive in uno stato di forte indigenza e in preda a malattie. Le Nazioni Unite stimano che l’80% della popolazione yemenita per sopravvivere abbia bisogno di aiuti umanitari.
La tregua dovrebbe consentire l’arrivo di 18 petroliere per consegnare carburante presso il porto di Hodeida controllato dai ribelli Houthi. La condizione è la prima richiesta dalla fazione sciita per avviare negoziati con la coalizione composta da Arabia Saudita e Emirati Arabi. Gli Houthi nel 2014 hanno preso il controllo di Sanaa causando l’intervento militare dell’Arabia Saudita e dei suoi alleati nel marzo del 2015.Recentemente la guerra si è intensificata e gli Houthi sono riusciti ad usare droni per colpire infrastrutture e impianti petroliferi. Dal 2015 ad oggi in Yemen sono sfollati 4,2 milioni di abitanti e morte 110.000 persone.
