Sarà il 28 luglio prossimo, e anticipa di un giorno rispetto all’anno scorso, l’Earth overshoot day a livello globale, la giornata in cui il mondo avrà esaurito le risorse naturali che la Terra ci mette a disposizione per quest’anno e cominceremo a sfruttare quelle del 2023.Il calcolo è stato reso noto oggi nella Giornata mondiale dell’Ambiente dal Global Footprint Network un think tank indipendente, fondato nel 2003, originariamente con sede negli Stati Uniti, in Belgio e in Svizzera come organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro.
Secondo le stime, l’umanità vive come se avesse a disposizione 1,75 Terre, secondo il centro sutdi che calcola l’impronta ecologica dell’uomo.Il fatto che venga anticipato solo di un giorno rispetto all’anno scorso potrebbe far ben sperare in un rallentamento, se non proprio un freno, al sovrasfruttamento di terreni, acqua, risorse minerarie, frutta, verdura, carne, pesce, legna, e tanti altri altri prodotti.Quest’anno l’Italia ha esaurito le risorse e i servizi naturali a disposizione il 15 maggio, un paio di giorni dopo rispetto all’anno scorso. L’Italia, secondo i calcoli del National Footprint and Biocapacity Accounts, avrebbe bisogno di 2,7 Terre rispetto a 5,1 degli Stati Uniti, 4,5 dell’Australia e 3,4 della Russia mentre secondo un altro calcolo l’Italia avrebbe bisogno di 5,3 Italie per soddisfare la domanda di natura dei propri residenti, piazzandosi solo al secondo posto dopo il Giappone con 7,9. Al terzo posto la Svizzera con 4,4.
(ANSA).