È atteso a giorni il picco dei ricoveri nelle terapie intensive, nelle quali si osserva però una iniziale fase di crescita degli ingressi giornalieri.
Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
“L’analisi della curva dell’occupazione in terapia intensiva rivela che il picco dovrebbe essere raggiunto entro pochi giorni”, osserva l’esperto. L’analisi delle differenze settimanali della sequenza degli ingressi giornalieri in terapia intensiva indica che “negli ultimi quattro giorni c’è un iniziale trend di crescita”.
Gli ingressi giornalieri, rileva Sebastiani, costituiscono “un indicatore più precoce dell’occupazione, in quanto misurano il flusso in entrata, mentre l’occupazione è il netto tra flusso d’entrata e d’uscita. I cambiamenti in atto degli ingressi giornalieri potrebbero influenzare la posizione del picco della curva dell’occupazione, anche se i dati finora non ne forniscono evidenza”.
A livello regionale, prosegue il matematico, “dall’analisi dell’indicatore più precoce in assoluto, ossia la percentuale dei positivi ai test molecolari, osserviamo che in Abruzzo, Marche e Molise si conferma la fase di crescita; in stasi Friuli Venezia Giulia, Lazio, Veneto e provincia autonoma di Trento; per fortuna in Umbria ci sono segni iniziali di discesa”.