Secondo Liz Truss, la ministra britannica degli Esteri che è la favorita per sostituire Boris Johnson a Downing Street a partire da martedì, è giusto dare la priorità a un piano di riduzione fiscale sebbene a giovarne in maggior misura sia la fascia più abbiente – e di circa 250 volte secondo i calcoli – in quanto il risultato finale sarebbe a suo avviso un rilancio dell’economia e quindi benefici per tutti.
Lo ha spiegato la stessa Truss in una intervista alla Bbc, alla vigilia del voto per la leadership del partito Conservatore che stando alle previsioni la vedrà vincitrice e di conseguenza prossima primo ministro.
Truss ha quindi rimarcato che ritiene sbagliato guardare alla politica economica attraverso “la lente della redistribuzione”, un errore che a suo avviso è stato ripetuto per troppo tempo. “Il dibattito economico negli ultimi 20 anni è stato dominato da discussioni sulla redistribuzione. – ha detto – E ciò che è accaduto è una crescita relativamente bassa”.
La politica Tory intanto parla anche di un piano di emergenza per affrontare il caro-energia che considera “vitale” e che, se sarà prima ministro, svelerà entro una settimana dal suo insediamento, ha detto, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli. Ha però spiegato che l’azione deve andare “di pari passo” con un piano per potenziare l’approvvigionamento energetico interno affermando che il Regno Unito è diventato troppo dipendente dai prezzi per l’energia fissati a livello internazionale.
L’esito della sfida al vertice Tory per sostituire Boris Johnson verrà annunciato ufficialmente domani: il vincitore si insedierà a Downing Street già martedì, dopo essere stato formalmente insignito dalla regina Elisabetta nella tradizionale cerimonia che in quest’occasione in via eccezionale non si terrà come di consueto a Buckingham Palace ma a Balmoral, la residenza reale in Scozia dove la sovrana è rimasta in questi giorni. (ANSA).