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Alluvione nelle Marche: 11 morti, ancora senza esito la ricerca dei due dispersi.

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Un’altra notte senza esito nelle ricerche del piccolo Mattia di 8 anni e di Brunella Chiù, la 56enne che era in auto con la figlia, che risultano ancora dispersi nell’alluvione che ha colpito le Marche.

Le ricerche si concentrano nella zona di Contrada Coste, nel Comune di Barbara e si estendono a tutta l’area coinvolta dalla bomba d’acqua.

Decine di squadre dei vigili del fuoco sono all’opera dalla serata di giovedì, sia nella ricerca dei dispersi che nel portare soccorso alla popolazione travolta dal fango. Da quanto apprende l’ANSA oggi, grazie alle favorevoli condizioni meteo – sulla zona di Senigallia splende il sole – ci potrebbe essere un cambio netto di strategia nel ricercare Mattia e Brunella: oltre che scandagliare il Nevola – affluente del fiume Misa – si potrebbe iniziare a rimuovere i grandi blocchi trasportati dalla piena.

Sono al momento 11 le vittime della drammatica alluvione nelle Marche. E’ stata identificata l’ultima vittima ritrovata: si tratta di Michele Bomprezzi, di 47 anni, fratello dell’ex sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi. Era alla guida della sua automobile, travolta da acqua e fango e successivamente ripescata dal fiume Misa. Al momento mancano all’appello: il piccolo Mattia, di 8 anni e Brunella Chiù, la 56enne che era in auto con la figlia.

“Voglio credere che Mattia sia vivo, magari si è aggrappato a una pianta”: a dirlo all’ANSA è Tiziano Luconi, il papà del bambino di 8 anni ancora tra i dispersi dell’alluvione che ha colpito le Marche. “In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia”, racconta al telefono il padre che intanto partecipa alle ricerche. “Mattia è il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme”, racconta Tiziano che manda un “ringraziamento speciale a vigili del fuoco, forze di polizia e volontari”. “La forza per andare – conclude – me la dà solo la speranza e la voglia di credere con tutto me stesso che Mattia sia vivo”.

Il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha firmato l’ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato, nei giorni scorsi, alcuni territori delle province di Ancona e Pesaro-Urbino. L’ordinanza, tra le altre misure, nomina il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, commissario delegato e prevede misure per garantire l’assistenza della popolazione. 

“Appena le Istituzioni avranno dichiarato lo stato di emergenza per l’eccezionale maltempo che ha colpito la regione Marche, l’Abi inviterà le banche a sospendere i mutui delle popolazioni colpite, sulla base del Protocollo che ha sottoscritto con la Protezione Civile e le Associazioni dei consumatori, per emergenze di tal genere”. E’ quanto si legge in una nota dell’Abi.

La famiglia Della Valle mette a disposizione della Regione Marche “la somma di un milione di euro a sostegno delle popolazioni colpite da questa terribile tragedia”. Fa inoltre un appello, si legge in una nota, “a tutto il mondo delle imprese chiedendo di sostenere ed aiutare in tutti i modi possibili le persone e i territori che sono stati duramente colpiti”.

Una falla nell’argine destro del fiume Misa, all’altezza del quartiere di Borgo Molino, già inondato due giorni fa, sta preoccupando l’amministrazione comunale di Senigallia. Si tratta di una rottura di dimensioni limitate a circa 1,5 metri che potrebbe però, in caso di nuova piena, creare altri guai. Previsto in giornata l’intervento di riparazione provvisoria e in somma urgenza della falla situata subito dopo il ponte autostradale dell’A14 dopo che è scattata l’immediata segnalazione alla Protezione civile regionale. L’area, ancora alle prese con le pulizie per i recenti allagamenti, era stata alluvionata anche del 2014. L’origine della falla è da ricondursi, secondo la giunta senigalliese, alle fuoriuscite del fiume Misa dai suoi argini verificatesi tra giovedì e venerdì, dato che la sponda destra era stata oggetto di interventi di riparazione appena due anni fa. Verificato anche lo stato di tutte le portelle sul lungomare, dove sfociano i fossi della rete idrica minore, così da garantire il migliore deflusso possibile delle acque piovane o evitare quantomeno che creino ulteriori disagi. Nel frattempo è calato il vento forte che spazzava il territorio senigalliese e non piove più: dal Comune senigalliese hanno comunicato a tutti i volontari e ai privati cittadini che è possibile riprendere gli interventi di pulizia e sgombero delle proprie abitazioni, precedentemente sospese per la perturbazione.

Carabinieri negli uffici della Regione Marche per acquisire documenti che saranno utili alle indagini aperte sull’alluvione tra le province di Ancona e Pesaro nella notte del 15 settembre, che ha già fatto 11 vittime nel Senigalliese. I militari sono andati negli uffici della Protezione Civile e non solo, a più riprese. 

“La drammatica alluvione nelle Marche, che ha provocato lutti, rovine e dolore in tutto il Paese, rappresenta l’ulteriore conferma che la sfida del clima merita la stessa attenzione del Covid e della guerra”, ha detto il Papa.

ANSA

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