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venerdì, Novembre 22, 2024
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Maltempo: Procura Ancona, mancata allerta da Regione a Comuni.

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venerdì, Novembre 22, 2024

“Dal punto di vista della dinamica degli eventi quello che si riscontra in questo momento è che non c’è stato un allerta da parte della Regione Marche nei confronti dei Comuni“.

Lo ha detto la procuratrice capo della Procura di Ancona Monica Garulli ai microfoni del Tgr Rai Marche, a proposito dell’inchiesta sull’ondata di maltempo che ha devastato il Senigalliese, provocando 11 vittime accertate e ingenti danni economici.

“Le indagini sono in una fase molto iniziale – ha sottolineato -, tutte le ipotesi ricostruttive sono prese in considerazione”.

“La principale preoccupazione della Procura è di assicurare fonti di prova che possano essere di ausilio nella ricostruzione dei fatti – ha spiegato Garulli -. Ci sono acquisizioni documentali, ci sono anche acquisizioni testimoniali, tutto quello che può concorrere a ricostruire esattamente l’evento del 15 settembre”. “Questa volta le vittime hanno interessato principalmente i Comuni a monte del fiume Misa – ha detto ancora – diversamente dal 2014, quando le vittime erano nel centro abitato di Senigallia”. Quanti ai tempi dell’inchiesta, saranno “compatibili con l’accertamento dei fatti e anche cin un’esigenza di risposta. Cercheremo di fare il meglio in questo senso”.

Intanto ieri è stato trovato lo zainetto da scuola di Mattia, il bambino di 8 anni, che risulta disperso, nell’ondata di maltempo abbattutasi sul Senigalliese (Ancona) la sera del 15 settembre. Lo zainetto, che è stato riconosciuto dai familiari, è stato rinvenuto ieri, a quanto si è appreso, a circa 8 km di distanza dal punto in cui il bimbo era stato travolto dall’acqua, che lo aveva strappato dalle braccia della madre, lungo strada tra Ripalta di Arcevia e Castelleone di Suasa. La posizione però potrebbe non essere indicativa del punto in cui si potrebbe trovarsi Mattia.

“Il ritrovamento dello zaino di Mattia? Una stilettata, un fulmine a ciel sereno”. Non abbandona la speranza, Tiziano Luconi, padre del piccolo Mattia, disperso nel fiume Nevola da giovedì sera quando l’auto su cui viaggiava con la madre Silvia è stata travolta dall’acqua. Tiziano sta costantemente sul luogo delle ricerche, tra Castelleone di Suasa e Barbara (Ancona) dove abita: “la speranza non la lascio mai, anche oggi anche se il tempo non è dei migliori, spero di ritrovarlo magari svenuto, nascosto perchè si è impaurito ed è fuggito da qualche parte, io continuerò sempre, tornerò in quell’inferno ma lo trovo vivo”.

 Restano 11 le vittime accertate sinora, tra Pianello di Ostra, Senigallia, Barbara, Trecastelli, Serra de’ Conti, Rosora. Oggi il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio effettuerà sopralluoghi nelle zone colpite, partendo dalla provincia di Pesaro (Cantiano, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Pergola), per poi passare in quella di Ancona. Nel pomeriggio Curcio dovrebbe partecipare ad una riunione presso il Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) presso la Protezione civile regionale delle Marche.

Indaga anche la Procura di Urbino

La Procura di Urbino ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per inondazione colposa in relazione all’ondata di maltempo che si è abbattuta la sera del 15 settembre, sul territorio del Montefeltro: Cantiano, Frontone e dintorni, la stessa che poco dopo ha colpito il Senigalliese. Le indagini, riferisce una nota della Procura, avranno lo scopo di “ricostruire, in primo luogo, le fasi e le tempistiche degli allertamenti dei Comuni interessati dall’esondazione e lo stato di manutenzione dei corsi d’acqua straripati nonché quanto altro utile ai fini di giustizia”. Sul maltempo indaga anche la Procura di Ancona.

Le ricerche del piccolo Mattia,e Brunella Chiù, 56 anni, di Barbara (Ancona), proseguono senza sosta sul fiume Nevola anche con l’ausilio di unità cinofile dei vigili del fuoco e dell’unità navale dei pompieri con sub e unità attrezzate Saf. Si concentrano, anche con l’ausilio di personale da varie regioni italiane, vicino ai ponti, tra Castelleone di Suasa e Barbara/Ostra Vetere: sul posto ci sono in questi giorni anche alcuni famigliari dei dispersi tra cui il padre di Mattia, Tiziano Luconi. Un momento “molto delicato” per la comunità del paesino del Pesarese, ribadisce il sindaco Davide Dellonti che ha chiesto anche l’intervento di un pool di giovani psicologici esperti di situazioni complesse in ambiente scolastico per supportare in particolare gli insegnanti e, in prospettiva, anche i compagni di scuola di Mattia per ora tenuti ‘al riparo’ da notizie e circostanze che possano urtare la sensibilità e destabilizzarli.

“In questa situazione d’incertezza – dice all’ANSA Dellonti – è bene agire con cautela. Ho chiesto all’Ambito sociale di Fano, struttura sovracomunale che gestisce i servizi nella zona, di fornirci la cosiddetta ‘Unità di strada’, un pool di giovani psicologici che svolgono attività di supporto in questi momenti. Serve agli insegnanti e poi servirà all’interno delle classi soprattutto in quella frequentata da Mattia; sono specialisti – spiega – abituati a gestire situazioni complesse all’interno degli ambienti scolastici. Un sostegno soprattutto relativo a quella che potrebbe essere la fase della ‘comunicazione’ ai piccoli”.

Nella zona del Pesarese, anche questa molto colpita dal maltempo, sta compiendo sopralluoghi in queste ore il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio che si trova a Sant’Abbondio, andrà a Pergola, per poi visitare le zone dell’hinterland senigalliese devastate dalle esondazioni.

“Risulta evidente che siano necessari diversi interventi per potere mettere in sicurezza il Fiume Misa in particolar modo all’interno dell’abitato di Senigallia e poco a monte dello stesso”. E’ quanto si legge nell’ ‘Assetto di progetto per la media e bassa valle del Misa’, un documento della Regione Marche del 2016 dove si sosteneva chiaramente la necessità di effettuare i lavori che, invece, non sono stati fatti. Per ridurre “il più possibile la portata di picco che attraversa il centro di Senigallia”, si aggiungeva, bisogna intervenire mediante “laminazione e aumentare il più possibile la capacità di deflusso” in città.

Le opere necessarie, proseguiva il documento, “consistono in prima battuta nella manutenzione ordinaria e straordinaria dell’alveo e nel dragaggio della parte terminale”, ma si ha “la necessità di riuscire a laminare, lungo tutto il bacino con opportuna gestione presidiata, circa 7.31 milioni di metri cubi per arrivare ad una portata transitante nel centro di Senigallia di 240 m3/sec”.

L’amministrazione comunale di Senigallia ha reso noto che una delle priorità è rimuovere detriti e rifiuti, separando gli ingombranti dalle apparecchiature elettroniche (Raee), così da poter procedere più agevolmente con i lavori di pulizia delle strade che verranno effettuati a più riprese, contestualmente al continuo sgombero di cantine, garage e locali seminterrati. Altra priorità è rappresentata da tombini, caditoie e fognature da liberare rapidamente, per garantire il deflusso dell’acqua soprattutto nelle zone dove sono ancora presenti allagamenti.

Restano chiuse fino a domani compreso le scuole di ogni e grado Intanto sono chiuse fino a domani, martedì 20, le scuole di ogni ordine e grado, soprattutto per questioni di viabilità. Ma i dirigenti scolastici hanno effettuato una prima ricognizione degli istituti e le situazioni più gravi si registrano nel campus scolastico di via D’Aquino: allagato soprattutto l’istituto Padovano-Corinaldesi, dove si è al lavoro per liberare il piazzale di accesso e le aule, con l’obiettivo di riprendere le lezioni, se possibile, già da mercoledì 21 settembre; in un secondo momento verranno sistemati i vari laboratori. Ancora da verificare però il funzionamento dei vari impianti in tutte le scuole. Migliore, invece, la situazione per quanto riguarda le chiese e gli edifici di culto: dai primi accertamenti si segnalano gravi danni solo nella parrocchie di Cristo Redentore a Senigallia con allagamenti dei locali delle messe e di quelli dell’oratorio e attività parrocchiali. Nella località di Pianello, a Ostra, si segnalano danni ai locali della parrocchia di San Gregorio Magno, dove l’oratorio è stato investito da acqua e fango, ma non la chiesa. In corso anche i lavori di pulizia della sede degli ambulatori vaccinali di via Po, a Senigallia, inondata nella serata di giovedì 15 e liberata soltanto ieri: le attività vaccinali sono sospese e l’utenza dirottata ad Ancona (centro Sportivo Paolinelli, zona Baraccola) per i vaccini anti covid mentre per la profilassi internazionale e altre urgenze è necessario rivolgersi ai servizi del capoluogo o a quello di Jesi.

Il papà di Mattia: “Voglio credere che sia vivo”

“Voglio credere che Mattia sia vivo, magari si è aggrappato a una pianta”: a dirlo all’ANSA è Tiziano Luconi, il papà del bambino di 8 anni ancora tra i dispersi dell’alluvione che ha colpito le Marche. “In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia”, racconta al telefono il padre che intanto partecipa alle ricerche. “Mattia è il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme”, racconta Tiziano che manda un “ringraziamento speciale a vigili del fuoco, forze di polizia e volontari”. “La forza per andare – conclude – me la dà solo la speranza e la voglia di credere con tutto me stesso che Mattia sia vivo”. 

Il Papa ha rivolto all’Angelus un pensiero alle Marche colpita dall’alluvione. “Prego per i defunti e per i loro familiari, per i feriti e per chi ha subito gravi danni. Il Signore dia forza a quella comunità”, ha detto il Papa.

l Veneto invia sette squadre di volontari nelle Marche 

“Sono sette le squadre, una per ciascuna provincia del Veneto, con circa 6-7 volontari ciascuna, per un totale di una cinquantina di volontari della Protezione Civile regionale, che domattina partiranno per portare soccorso alle aree alluvionate delle Marche, nello specifico della città di Senigallia”. Così il Presidente della Regione Luca Zaia precisa i termini dell’operazione di soccorso che è stata avviata questa mattina dopo la richiesta di attivazione da parte del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile del Veneto. “I volontari dell’Ana del Veneto sono già partiti – aggiunge -. Ciascuna delle sette squadre provinciali partirà con un mezzo ribaltabile, un modulo antincendio boschivo per ripulire il fango e le attrezzature necessarie, come ad esempio bobcat e attrezzature utili alla rimozione di alberi di alberi o vecchi elettrodomestici andati persi nella piena dei fiumi”.

Nuovi volontari Protezione Civile dell’Emilia Romagna a Ostra 

Prosegue l’impegno della Protezione civile dell’Emilia-Romagna nei territori delle Marche colpiti dal forte maltempo: 88 nuovi volontari raggiungeranno nella giornata di oggi Ostra, nell’Anconetano, per dare il cambio ai 70 colleghi già operativi sul posto da sabato scorso. Con loro – spiega la Regione – 17 veicoli Aib-Antincendio boschivo, 3 moduli idraulici, ruspe, pale e badili per facilitare le operazioni di pulizia e sgombero da fango e detriti. Questa strumentazione si aggiungerà a quella già a disposizione, portata nella Marche dal primo gruppo di volontari dell’Emilia-Romagna.

Abi: immediata la sospensione dei mutui nelle aree colpite – L’Abi ha appena diffuso una circolare alle banche per dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui per le popolazioni delle Marche colpite dal tragico evento calamitoso, come previsto dall’Ordinanza della Protezione emanata. Nella circolare – spiega ancora l’Abi -sono forniti tutti i riferimenti per una piena applicazione della sospensione dei mutui.L’Associazione delle banche italiane ricorda inoltre di aver sottoscritto uno specifico Protocollo di intesa con la Protezione Civile e le Associazioni dei consumatori “proprio per assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali”. 

ANSA

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