Le esperienze di successo in Europa e negli Stati Uniti dimostrano che il museo può essere tanti luoghi diversi e può attirare pubblici e frequentatori con caratteristiche differenti tra loro. I musei sono luoghi attraenti per incontrarsi e possono per questo giocare un ruolo chiave nella vita sociale locale.
Dopo “Fundraising e marketing per i musei” e “L’inestimabile valore: marketing e fundraising per il patrimonio culturale”, questo volume vuole chiudere metaforicamente un percorso passando in rassegna le tecniche di marketing e fundraising dei più importanti musei del mondo, senza dimenticare le attenzioni dedicate all’accessibilità.
Sono stati selezionati 20 musei “paradigma”. I criteri di scelta sono stati, in particolare, alcuni punti di riferimento per un’istituzione culturale quali dimensioni, numero di visitatori, tecniche di marketing e fundraising, accessibilità delle strutture, presenza e identità digitale, uso dei social network, presenza di shop, caffetterie e ristoranti.
La prefazione è del professore Andrea Cancellato, presidente di Federculture.
Gabriele Granato è imprenditore e consulente di marketing digitale. Professore a contratto presso l’università LUMSA, dal 2020 è presidente di Fare Digitale, associazione di rilievo nazionale per la promozione della cultura digitale.
Raffaele Picilli, fundraiser, nel 2001 fonda il network di consulenti per il non profit Raise the Wind. È attualmente docente a contratto in Tecniche di fundraising presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. È stato board member di EUConsult, organizzazione europea di consulenti per il Terzo Settore ed è tra i fondatori dell’associazione professionale EUconsult Italia. Autore di numerose pubblicazioni sul fundraising e people raising.
HASHTAG
Come hashtag del libro e per le comunicazioni abbiamo deciso di puntare molto sui temi dell’accessibilità al patrimonio culturale, al superamento delle barriere architettoniche ma anche al cosiddetto “cultural heritage divide” inteso come quel divario culturale, la barriera virtuale causata dalle differenze culturali, che ostacolano le interazioni e lo scambio armonioso tra persone di culture diverse. In questo contesto i musei possono diventare luogo simbolo di abbattimento delle barriere architettoniche, fisiche, sociali e culturali e quindi dei soggetti propulsori di società aperte, inclusive, sostenibili e – noi crediamo – pacifiche.
In questo senso lo slancio ottimistico carico di speranza del titolo “I musei salveranno il mondo”.
#accessibilitàculturale #culturaldivide