Gli ex alunni del Liceo Classico “Anco Marzio” di Ostia (RM) – tra Francesco De Gregori e Carlo Verdone – organizzano il “Memorial Valerio Ceccarelli” in ricordo dell’amico scomparso prematuramente nel 2003.
Comunicato Stampa
Un pallone, i prof del ginnasio e il ricordo di Valerio, scomparso nel 2003 pochi anni dopo la maturità. A Ostia, gli ex compagni di scuola si ritrovano vent’anni dopo nel nome dell’amicizia e dello sport, organizzando un torneo di calcio. Sono i “ragazzi” del Liceo Classico “Anco Marzio”, oggi 40enni e giù di lì, che hanno rispolverato scarpini consumati e vecchie maglie per ritrovarsi come in un qualsiasi pomeriggio di fine anni’90, tra interrogazioni da preparare e compiti in classe da affrontare.
Un salto nel tempo. Come quando si sfogliano le pagine di un diario, rileggendo dediche e qualche foto, quando si stampavano (e non restavano nella memoria di uno smartphone). Per quei ragazzi di Ostia è arrivato quel tempo di indossare vecchie t-shirt da calcio. Ed è arrivato a oltre vent’anni dalla maturità per un fine nobile: quello di ricordare un ex compagno di liceo, scomparso prematuramente nel 2003, stroncato da una terribile malattia. A sostenere la manifestazione la “Fondazione Roma Litorale”. «Come Fondazione Roma Litorale – spiegano in una nota – abbiamo deciso di promuovere questo Memorial per la sua ricaduta sociale, ovvero sostenere la donazione del sangue. Dall’altro perché l’organizzazione rappresenta probabilmente il polo occupazionale di riferimento dell’istituto Anco Marzio. Molti di quanti lavorano in Fondazione giocarono quell’ultimo torneo con Valerio oltre 20 anni fa. Un ringraziamento va all’Odv “AB0 +/- Donatori Sangue & Emocomponenti – Regione Lazio” per aver a sua volta promosso questa bellissima iniziativa».
L’appuntamento è per domenica prossima 26 febbraio al Centro sportivo “Promontori” di Ostia, a partire dalle 11.30. Con loro ci saranno gli ex professori e anche Annamaria Vanalesti, storica preside del liceo di Ostia (dirigente scolastica dal 1993 al 2008). Anche per loro la campanella tornerà a suonare. È la vita che scorre come in quella canzone di De Gregori, tra “scarpe appese a qualche tipo di muro”, o come nel film “Compagni di scuola” di Carlo Verdone quando arriva il tempo dell’appello.
Il tutto provando a rivivere il calcio di una volta: dalle vittorie della Roma di Abel Balbo, al “golden gol” mancato di Baggio ai mondiali di Francia. Dalla rovesciata di Vialli, alle punizioni di Mihajlovic. A qualche rigore sbagliato, perché – dopotutto – “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”.
«Siamo quel torneo vinto all’ultimo minuto – dicono in un video pubblicato sui social – siamo un mercoledì di Coppa. Siamo l’abbraccio dei compagni. Siamo uomini cresciuti con vent’anni in più. Siamo i compagni di banco e l’ora di buco passata alle macchinette. Siamo quelli del silenzio e del destino. Siamo quel gol che ci fa urlare».
Ma soprattutto sono loro. Quelli che sognano e non dimenticano.
