Due agguati mortali, nel cuore della città, con tre persone uccise a coltellate – di cui due studenti – e lasciate sul selciato in pozze di sangue; poi la corsa all’impazzata di un uomo al volante di un furgone e altri tre passanti investiti e feriti prima dell’alba.
Nottingham è sotto shock per questo nuovo episodio di violenza in terra britannica, la cui dinamica ha tutte le caratteristiche di raid analoghi compiuti negli anni scorsi a più riprese, nel Regno Unito come in altrove, da cosiddetti cani sciolti ispirati al terrorismo di gruppi jihadisti quali l’Isis o talora di sigle d’estrema destra; ma sulla cui matrice in questo caso la polizia d’oltre Manica resta prudente.
Nelle indagini è stata coinvolto anche l’antiterrorismo, hanno fatto sapere i responsabili; ma per ora gli occhi restano “aperti su tutte le piste” possibili. I nomi di tutti gli individui coinvolti rimangono protetti dal rispetto della privacy, ma l’ateneo locale ha informato via Twitter che due delle tre sfortunate vittime erano ventenni iscritti ai suoi corsi universitari.
L’allarme è scattato alle 4 della mattina di martedì 13 giugno, quando la Nottinghamshire Police è stata allertata da alcuni testimoni i quali avevano notato due esseri umani agonizzanti per strada in pieno centro cittadino.
Gli agenti, accorsi sul posto, non hanno potuto far altro che verificare il decesso dei due, feriti a morte con lesioni da armi da taglio – come confermato nei primi accertamenti – lungo Ilkeston Road. Quindi hanno rinvenuto il cadavere d’un terzo uomo, ucciso allo stesso modo nella non lontana Magdala Road. E, infine, a stretto giro si sono trovati a dover rispondere a un’ulteriore segnalazione, proveniente da Milton Street, dove il van aveva appena investito, o provato a investire, alcuni passanti. Qui le pattuglie sono riuscite a fermare il veicolo, arrestando il 31enne che era alla guida, sospettato di avere a che fare pure con gli accoltellamenti.
Le indagini – coperte inizialmente dall’abituale riserbo delle forze dell’ordine del Regno, dove ogni anticipazione sulle piste investigative è tradizionalmente fuori discussione – sono state avviate nel contesto di quello che è stato classificato come “un incidente grave” e una “orribile tragedia”. Tanto grave da indurre gli apparati di sicurezza a chiudere per ore buona parte del centro città al traffico e blindare tutta l’area attorno agli epicentri degli attacchi.
E a far subito rapporto al primo ministro britannico in persona, Rishi Sunak, il quale via Twitter ha assicurato di aver chiesto di essere costantemente aggiornato sugli sviluppi di una vicenda che ha indicato come “scioccante”. “I miei pensieri vanno ai feriti, alle famiglie e ai cari di coloro che hanno perso la vita”, ha aggiunto il premier Tory che, al pari del leader dell’opposizione laburista Keir Starmer e di tutti i deputati eletti nei collegi della zona, si è affrettato a testimoniare solidarietà alla gente della città dell’Inghilterra centrale: città un tempo mineraria – nota storicamente anche per il passato medievale richiamato fra l’altro nella saga di Robin Hood – e oggi sede di un’importante università, una prestigiosa scuola di medicina e di varie aziende attive nel campo dei servizi. Intanto agenti e funzionari – dopo il consueto appello a farsi vivi rivolto a tutti i possibili testimoni oculari – hanno setacciato sino a sera diverse aree di Nottingham a colpi di perquisizioni, blitz e porte d’ingresso sfondate: alla ricerca evidentemente di possibili complici o amici dell’arrestato, di materiale utile e di cruciali elementi di prova.