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Iss, social challenge per 243mila della generazione Z.

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venerdì, Novembre 22, 2024

Tra gli studenti di età tra gli 11 e i 17 anni il 6,1%, in tutto circa 243mila ragazzi, ha partecipato almeno una volta nella vita a una sfida social pericolosa. I dati sulle social challege, le pericolose sfide condivise sui social come quella che ha portato all’incidente a Casal Palocco e alla morte di un bambino di 5 anni, fanno parte dello studio epidemiologico realizzato dal Cndd nell’ambito del progetto dipendenze comportamentali nella generazione Z, realizzato dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità con il supporto del Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ai ragazzi è stato chiesto se avessero mai partecipato a sfide social pericolose.

Nel questionario sono state specificate a titolo di esempio alcune sfide social pericolose quali la “Skullbreaker challenge”, la “Knock out challenge”, la “Balconing challenge” e altre.
Andando a focalizzare l’attenzione sulla fascia di età 11-13 e 14-17 anni si osserva che è un fenomeno più diffuso tra i più giovani; infatti tra gli studenti 11-13 anni la prevalenza è 7,6% (129.310 studenti) e tra gli studenti 14-17 anni è 5% (pari a 113.849 studenti).
A conferma di quanto emerso dalla letteratura scientifica di riferimento, secondo l’Iss, è un fenomeno che riguarda i maschi e le fasce d’età più giovani. La prevalenza tra i maschi 11-13 anni è 10% (pari a 87.802 studenti), tra i maschi 14-17 anni è 6,1% (pari a 71.544) a seguire le femmine 11-13 anni (5,3% pari a 43.923 studentesse) e le femmine 14-17 anni (3,3% pari a 37.049 studentesse).
Confrontando le età, la prevalenza passa dall’8% tra gli studenti di 11 anni al 4,3% tra gli studenti di 17 anni.
Per lo studio sono stati intervistati nell’autunno del 2022 più di 8.700 studenti tra gli 11 e i 17 anni, 3.600 circa delle scuole secondarie di primo grado e 5.100 circa delle secondarie di secondo grado, su tutto il territorio nazionale, selezionati in modo da avere un campione rappresentativo della popolazione. L’indagine – realizzata con EXPLORA Ricerca e Analisi Statistica – ha focalizzato l’attenzione anche sulle caratteristiche dei ragazzi con un profilo di rischio (tratti di personalità; dimensione relazionale; contesto famigliare, scolastico e sociale; qualità del sonno) e comportamenti legati all’utilizzo di internet, quali sfide social (social challenges), doxing, sexting e morphing. 

Maria Emilia Bonaccorso

ANSA.IT

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