Evita di definirlo caldo, come invece amano fare i sindacati.
Ma Giorgia Meloni sa che il prossimo autunno “sarà molto impegnativo e importante per l’Italia”. E quindi anche per la stessa presidente del Consiglio che, dopo il periodo di relax fra Puglia e Albania, dalla fine di agosto dovrà affrontare una lunga serie di sfide, interne e internazionali: dalla manovra alla seconda parte della riforma della giustizia, dal rebus della ratifica del Mes alla trattativa per il nuovo Patto di stabilità in Ue, partite che finiranno per intrecciarsi con la lunga campagna verso le elezioni europee di giugno 2024. La presidente del Consiglio è di ritorno in Puglia, dopo tre giorni in Albania, dove è stata ospite del premier Edi Rama e, secondo i media locali, avrebbe avuto anche un incontro con l’ex primo ministro britannico Tony Blair. “Sorella d’Albania”, l’ha definita Rama, chiamandosi a sua volta “fratello d’Italia” in un post su Facebook accompagnato da una loro foto a Valona, dove hanno preso un caffè in piazza.
La cortina di riservatezza è stata rotta solo da chi è riuscito a riprendere a Ferragosto un motoscafo a bordo del quale si è goduta un’uscita in mare assieme alla figlia, al compagno, alla sorella Arianna e al cognato, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Ora le due settimane di relax dovrebbero proseguire dove sono cominciate, nella masseria a Ceglie Messapica, nel Brindisino. In una dichiarazione al Quotidiano di Puglia, Meloni ha lodato questa “regione straordinaria”, una “perla italiana nella quale cultura e storia si fondono alle bellezze della natura, tra ulivi secolari e spiagge mozzafiato”, con “eccellenze enogastronomiche che raccontano una tradizione culinaria a cui non si può che cedere, con buona pace della dieta”. “Anche quest’anno – ha spiegato – ho scelto di passare qui, con la mia famiglia, qualche giorno di agosto per ricaricare le energie in vista di un autunno che sarà molto impegnativo e importante per l’Italia. Ma tornerò presto: è infatti proprio la Puglia la sede scelta dal governo per il G7 2024”. Un messaggio che si può tradurre con l’idea che la premier è pronta a raccogliere tutte le sfide che avrà davanti nei prossimi mesi.
Poi, l’appuntamento sarà per giugno, subito dopo le elezioni europee: un voto in cui il centrodestra punta a scombinare gli equilibri a Strasburgo e Bruxelles per cementificare la maggioranza a Roma. FdI, Lega e Forza Italia appartengono a famiglie europee diverse e hanno diverse strategie per ora. Anche per questo, la lunga corsa rischia di influenzare molte delle dinamiche di politica interna. Meloni alla vigilia di Ferragosto ha rinviato il discorso: “Non ho l’autorevolezza per mettere veti su nessuno. E in ogni caso è un tema che non mi pongo oggi”. In quella intervista la premier ha soprattutto cercato di rafforzare la propria leadership, prendendosi la totale responsabilità del decreto con la tassa sugli extraprofitti alle banche. A dispetto delle critiche esplicitate da Antonio Tajani su metodo e contenuto, delle perplessità del sistema bancario e di molti osservatori. Con Matteo Salvini, invece, si ragiona in ambienti leghisti, i rapporti non sono mai stati tranquilli come in questi giorni. L’approccio della presidente del Consiglio sarà messo alla prova di fronte ai prossimi dossier. Dalla prossima settimana ripartirà l’azione di governo. A inizio settembre è atteso un decreto con una stretta sulle espulsioni dei migranti irregolari. Il 6 riparte l’esame in commissione della proposta di legge sulla separazione delle carriere dei magistrati. Nel centrodestra è già cominciato il confronto sulla riforma della prescrizione. Ma la priorità per Palazzo Chigi e il Mef sarà mettere assieme le risorse per la manovra. Per evitare che l’autunno, già sulla carta impegnativo, non diventi anche caldo.