Evgheny Prigozhin “era un uomo di talento che ha commesso gravi errori”. Sono le parole del presidente russo Vladimir Putin che, come riferisce l’agenzia Tass, rompe il silenzio e si esprime sulla morte di Evgheny Prigozhin, capo della Wagner deceduto ieri – con altre 9 persone – nello schianto del suo aereo in Russia. Secondo Putin, che porge le condoglianze, il contributo della Wagner alla lotta contro il neonazismo non sarà dimenticato. Il presidente russo, nel messaggio, secondo la Tass definisce Prigozhin, conosciuto all’inizio degli anni ’90, un uomo “dal destino difficile” ma capace di raggiungere “i risultati sperati”.
“Era un uomo con un destino difficile”, le parole di Putin in un incontro al Cremlino ripreso in tv, durante il quale il presidente spiega che Prigozhin era tornato ieri dall’Africa e aveva incontrato “alcuni funzionari”, senza specificare chi. “Conoscevo Prigozhin da moltissimo tempo, fin dai primi anni ’90. Era un uomo dal destino difficile e ha commesso gravi errori nella vita. E ha ottenuto i risultati di cui aveva bisogno, sia per se stesso, sia quando glielo ho chiesto per una causa comune, come in questi ultimi mesi”.
PUTIN, LA PROMESSA: INDAGINI PER LA VERITA’
Il leader russo promette che le autorità indagheranno sulle circostanze del presunto incidente aereo. Putin (Video) conferma che le “informazioni preliminari suggeriscono che a bordo dell’aereo si trovasse anche personale della Wagner. Vorrei sottolineare che queste persone hanno dato un contributo significativo nella lotta al regime neonazista”. Il comitato investigativo ha avviato un procedimento per accertare le cause che hanno portato allo schianto dell’aereo nella regione di Tver, mentre il jet era in viaggio da Mosca a San Pietroburgo.