IQ.09/05/2013 – Per il CSM inizia un nuovo ciclo di attività in corrispondenza con il pieno decollo della XVII° Legislatura repubblicana che dopo un travagliato avvio è giunta al delicato approdo della investitura di un nuovo governo, la cui missione dovrà tradursi in risposte a acute emergenze economiche e sociali nell’impegnativo contesto europeo e, anche, nel perseguimento di un programma di riforme istituzionali già troppo a lungo attese e non conseguite”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura che ha visto l’elezione di Giorgio Santacroce, nuovo Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione.
“Sono persuaso – ha aggiunto il Capo dello Stato – che in questo nuovo quadro il CSM darà il suo apporto, come sempre, anche alla soluzione generale dei problemi della giustizia che conservano ancora tanta criticità e urgenza nel nostro paese, oltre che all’assolvimento dei compiti che più strettamente al CSM assegna la nostra Costituzione”.
Il Presidente Napolitano, nel corso del suo intervento, ha ricordato: “il 16 aprile scorso, alla vigilia delle prime votazioni per la elezione del Capo dello Stato, vi indirizzai un breve messaggio scritto di commiato. Poi, può accadere l’imprevedibile nella vita delle istituzioni e anche delle persone, e quindi vi toccherà, signore e signori consiglieri, fatalmente essere ancora destinatari delle valutazioni e raccomandazioni che potrò indirizzarvi come Presidente della Repubblica e specificamente come Presidente del CSM, che confida nella vostra attenzione e nel vostro ascolto”.
Il Capo dello Stato si è “felicitato” con Santacroce dicendosi certo “che saprà svolgere al livello necessario” le funzioni di Primo Presidente della Cassazione. “Debbo dire – ha proseguito – che la pluralità delle candidature, ma anche il riconoscimento delle difficoltà di scelta tra candidati di così alto profilo, e il rispetto espresso per entrambi i nomi giunti al voto, sono un segno confortante della qualità delle risorse umane di cui dispongono gli alti gradi della nostra magistratura e del clima che si è venuto a determinare, importante per la coesione del CSM e per l’impegno collettivo della Corte di Cassazione”.
Salutando il Presidente della Corte di Cassazione uscente, Ernesto Lupo, il Capo dello Stato ne ha lodato la “ricca e salda cultura giuridica, la lucida padronanza dei problemi della giustizia, l’alta visione deontologica e la capacità di combinare, da Primo Presidente, rigore ed equilibrio, esercizio – ha detto il Presidente Napolitano – non sempre facile e invece cruciale perché possa riconoscersi la funzione e l’indipendenza della magistratura”.