Era scritto fin dall’inizio: il binomio Austria-Olanda è stato progettato per non accettare altro risultato se non la vittoria. Red Bull e Verstappen, la fusione perfetta di tecnica e talento che negli ultimi due anni ha silenziato i contenziosi per il titolo mondiale. Max adesso ne ha vinti tre; è uno dei più grandi di sempre, se il primo successo nel 2021 era stato quello della prova di forza e di superiorità contro Hamilton, il secondo e ora il terzo sono le vittorie della consacrazione. Max entra nel club dei tricampioni, inseguendo il suo predecessore nel team austriaco, Sebastian Vettel che di titoli ne ha collezionati quattro come Prost. Certo a quota tre è in buona compagnia, può leggere il suo nome al fianco di quelli di Lauda, Brabham, Stewart, e Senna, anche se si fa fatica a non chiedersi, con anche una piccola lacrima, quanti titoli avrebbe vinto Ayrton senza quel tragico weekend di Imola nel 1994. Max è Un ragazzo che ha di fatto dedicato la sua infanzia, adolescenza e maturità al mondo della Formula 1 finendo per dominarlo. È nato il 30 settembre 1997 dall’unione di mamma Sophie Kumpen e papà Jos, entrambi piloti. È cresciuto nei paddock degli autodromi di tutto il mondo e anche oggi non è riuscito a scindere neanche la vita privata dal mondo delle corse: la fidanzata Kelly è la figlia di Nelson Piquet, anche lui campione del mondo per… tre volte.
Verstappen tricampione: non vede l’ora di vincere
Con il record delle dieci vittorie consecutive, con il terzo mondiale mai messo in discussione, con sole tre sconfitte in stagione possiamo dire che non servono altri dati per narrare l’anno (o meglio il biennio) magico di Max. Inarrivabile per tutti, anche per il compagno di squadra, Sergio Perez, che è riuscito a farlo scendere per due volte dal gradino più alto del podio; inarrivabile anche per le Ferrari che nonostante la vittoria di Singapore faticano a trovare i lati postivi dell’annata 2023; inarrivabile anche per Hamilton che da quel sorpasso subito all’ultimo giro nel 2021 non è più riuscito a recuperare e a restituire lo sgarbo all’olandese. Inarrivabile per tutti e quindi possiamo dire imbattibile, fin dal primo giorno da trionfatore, il 15 maggio 2016 quando aveva 18 anni e 228 giorni. Nel pomeriggio primaverile catalano, sul circuito del Montemelò gli occhi erano puntati sulle frecce d’argento in battaglia per il titolo; Rosberg ed Hamilton stavano egemonizzando il campionato, ma un certo interesse era rivolto anche al ragazzino alla prima esperienza sul sedile della Red Bull. La storia di Verstappen con il team austriaco presenta un inizio in medias res: a Sochi Daniil Kvyat aveva messo fuori gioco la Ferrari di Vettel con una terrificante partenza in cui ha tamponato il tedesco due volte in due curve; è quindi giunta da Milton Keynes una decisone storica per il team, lo switch tra Max diretto in Red Bull e Daniil retrocesso al team satellite Toro Rosso.
Max ha faticato nei primi mesi a far accettare al mondo il suo talento, tanti incidenti tra Monaco e Singapore, e alcune critiche amplificate anche dalla giovanissima età. Eppure fin da subito ha dimostrato di avere un grande dote, quella di essere un maestro nello sfruttare le occasioni, che in Formula 1 non sono tantissime, specialmente per i giovani. In quella pirma giornata al Montemelò, Max si era guadagnato un posto d’onore per assistere all’incrocio delle spade tra le due Mercedes: una qualifica in seconda fila sulla griglia di partenza. Non poteva immaginare che quella che sarebbe dovuta essere una battaglia strategica tra due piloti dello stesso box, sarebbe terminata dopo poche curve nella ghiaia con il ritiro di Hamilton e di Rosberg; era giunto il mometno di sfruttare la situazione e lui non mancò quella chiamata, vinse il suo primo Gran Premio in Formula 1. Cancellati gli errori di inizio carriera -per un secondo successo ha dovuto attendere oltre un anno- Max non si è lasciato scappare l’altra occasione imperdibile della carriera, quella che ha cambiato la sua storia. All’ultima gara del 2021 vince il titolo mondiale approfittando di quel folle, ma spettacolare ed indimenticabile ultimo giro. Adesso nel 2023, sette anni dopo Barcellona, sono sempre due Mercedes a scontrarsi nelle prime curve (Hamilton e Russell), ma SuperMax questa volta l’incidente lo vede negli specchietti, con il titolo già in tasca conquistato il giorno prima al sabato della sprint race: per dirla con Elton John, non vedeva l’ora di diventare Re.