Venerdì 9 febbraio alle 20.30 si alza il sipario sulla Stagione lirica e di balletto 2024 del Teatro Lirico di Cagliari. Una stagione sempre molto attesa dal numeroso pubblico che anche quest’anno assume un valore aggiunto e un carattere di ripresa ancora più importanti e che, nonostante la breve durata, propone un ricco cartellone di opere e balletti. Nello specifico sono previste quattro opere e un balletto per gli otto turni di abbonamento (oltre alle recite mattutine rivolte a scuole e famiglie), a dimostrazione della continua crescita della produzione e delle alzate di sipario. I titoli delle quattro opere, di cui una nuova produzione del Teatro Lirico di Cagliari, sono: Nerone, Tosca, L’Italiana in Algeri, Madama Butterfly e il classico La fille mal gardée per il balletto.
Anche la Stagione 2024 è tesa a valorizzare la grande Opera italiana con tre fra i più significativi compositori dell’Ottocento e Novecento: Rossini, Puccini e Boito. Un cartellone di equilibrio tra la musica di repertorio e quella più “nascosta” e sconosciuta, alla quale il Teatro Lirico di Cagliari pone sempre molta attenzione nel rendersi attivo nella sua promozione culturale e non solo nella sua tutela e salvaguardia. La novità assoluta riguarda la figura di Arrigo Boito, insigne compositore, librettista e letterato che aderì al movimento della Scapigliatura e firmò soltanto due opere liriche: Mefistofele, una fra le più note e amate nel secolo scorso e che oggi merita una giusta riscoperta, e Nerone. Un’occasione unica per il pubblico cagliaritano che potrà, in soli quattro mesi (novembre 2023/febbraio 2024), ascoltare entrambe le opere e apprezzare i due nuovi allestimenti scenici, in un immaginario viaggio fra il grandioso dramma musicale di matrice letteraria (Faust di Goethe) e il monumentale affresco storico dai tratti spiccatamente decadentistici.
Dopo le inaugurazioni dedicate alla musica del Novecento italiano (La campana sommersa nel 2016 e La bella dormente nel 2017, entrambe di Respighi, Turandot di Busoni nel 2018, Palla de’ Mozzi di Marinuzzi nel 2020, Cecilia di Refice nel 2022, Gloria di Cilea nel 2023), la Stagione 2024 vede un’altra preziosa rarità musicale questa volta di Arrigo Boito (Padova, 1842 – Milano, 1918) che viene eseguita per la prima volta in Sardegna: Nerone, tragedia in quattro atti, su libretto proprio. La seconda e ultima opera composta da Arrigo Boito che la lasciò incompiuta e che viene completata da Antonio Smareglia e Vincenzo Tommasini, viene rappresentata per la prima volta il 1° maggio 1924 al Teatro alla Scala di Milano (direttore Arturo Toscanini), e ottiene, per l’epoca, uno straordinario successo (“il più grande evento artistico dell’anno” scrissero all’epoca), anche se presto uscirà dal repertorio dei teatri ed è ormai raramente eseguita (l’ultima esecuzione in Italia risale al 1975 all’Auditorium Rai di Torino, diretta da Gianandrea Gavazzeni).
Nerone viene rappresentato dal 9 al 18 febbraio, in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari. Sul podio c’è il maestro Francesco Cilluffo (Torino, 1979), direttore e compositore, tra i giovani musicisti italiani più seguiti dalla critica, già applaudito a Cagliari nel febbraio 2023, in occasione dell’inaugurazione della Stagione lirica con Gloria, mentre la regia è firmata da Fabio Ceresa (Rivolta d’Adda, 1981), apprezzato librettista e regista al suo debutto a Cagliari, e che, fra l’altro, ha curato, nel 2015, il libretto per La Ciociara di Marco Tutino, eseguita al Teatro Lirico di Cagliari nel 2017.
Nel ruolo dell’imperatore romano protagonista dell’opera si alternano Amadi Lagha e Konstantin Kipiani, mentre in quello di Simon Mago cantano Franco Vassallo e Abramo Rosalen e in quello di Asteria Valentina Boi e Rachele Stanisci.
Il secondo appuntamento con l’opera, in scena dal 15 al 24 marzo, è con Tosca, melodramma in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, tratto dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, e musica di Giacomo Puccini (Lucca, 1858 – Bruxelles, 1924), assente da Cagliari dal 2019. È il primo dei due omaggi che il Teatro Lirico di Cagliari rivolge alla memoria del maestro Puccini, in occasione del Centenario della sua scomparsa. Si tratta della ripresa di un coinvolgente allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, la cui regia è curata dal fiorentino Pier Francesco Maestrini che, a Cagliari, ha firmato Turandot di Puccini (con le scene di Pinuccio Sciola), La campana sommersa di Respighi, Rigoletto di Verdi e, appunto nel marzo 2019, Tosca.
La direzione musicale è affidata a Beatrice Venezi (Lucca, 1990), una delle giovani rivelazioni della scena internazionale che ritorna a Cagliari dopo il successo di pubblico ottenuto lo scorso maggio/giugno con La traviata. A lei spetta il compito di dirigere l’Orchestra, il Coro del Teatro Lirico di Cagliari e il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari nel capolavoro del geniale compositore toscano. Il cast d’interpreti è composto da: Veronika Dzhioeva (Floria Tosca); Murat Karahan (Mario Cavaradossi); Dalibor Jenis/Ivan Inverardi (Il barone Scarpia).
Dal 3 al 12 maggio, ritorna, dopo ventisette anni (l’ultima edizione risale al 1997), uno dei capolavori buffi più popolari e amati: L’italiana in Algeri, dramma giocoso in due atti su libretto di Angelo Anelli e musica di Gioachino Rossini (Pesaro, 1792 – Parigi, 1868). L’allestimento, del 2009, arriva dal Teatro Regio di Torino, ed è firmato, per la regia, da Vittorio Borrelli (Torino, 1959), acuto interprete soprattutto del Cigno di Pesaro, il compositore che più ha diretto durante la sua carriera. Il cast vede, quali raffinati ed espressivi protagonisti: Teresa Iervolino/Anna-Doris Capitelli (Isabella), Maharram Huseynov (Mustafà), Bogdan Mihai/Chuan Wang (Lindoro), Giulio Mastrototaro/Vincenzo Taormina (Taddeo).
Ritorna sul podio di Jan Latham-Koenig (Regno Unito, 1953), che diresse una sola volta a Cagliari, all’Auditorium del Conservatorio, nell’aprile 1988. Maestro di levatura internazionale dalla carriera stellare ed ampia che comprende un repertorio vastissimo di musica sinfonica e lirica, oltre 50 registrazioni, la direzione delle maggiori orchestre mondiali, la fondazione di nuovi complessi e la direzione artistica di prestigiosi teatri quali, attualmente, il Colòn di Buenos Aires.
La Stagione lirica e di balletto riprende, dal 21 al 26 maggio (sette recite), con il ritorno della grande danza classica d’autore con un titolo tanto raro quanto coinvolgente che viene eseguito per la seconda volta a Cagliari (la prima fu nell’estate 1986 all’Anfiteatro Romano), nonostante la sua lunga ed articolata storia pluricentenaria: La fille mal gardée, balletto in due atti su musica di Peter Ludwig Hertel (Berlino, 1817-1899), nell’interpretazione del Corpo di Ballo e dei Solisti dell’Accademia Ucraina di Balletto e con la coreografia di Egor Scepaciov. La fille mal gardée ha subìto nel tempo le più inimmaginabili modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella musica. Fu rappresentato la prima volta a Bordeaux nel 1789. È un’incantevole commedia che fa sorridere ed è proprio questo l’intento di tutti gli allievi dell’Accademia coinvolti nei vari ruoli sulle coreografie di Egor Scepaciov, direttore artistico dell’Accademia Ucraina di Balletto, in una versione appositamente creata per la tournée italiana.
La Stagione lirica e di balletto si conclude nei mesi estivi, a favore del pubblico di abbonati e dei numerosissimi turisti presenti nell’Isola, con uno dei melodrammi più celebri, amati e popolari della storia della musica: Madama Butterfly, tragedia giapponese in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal racconto Madame Butterfly di John Luther Long e dal dramma Madame Butterfly di David Belasco, su musica di Giacomo Puccini che viene rappresentato dal 28 giugno al 7 luglio per nove serate, di cui 8 in abbonamento e 1 fuori abbonamento.
L’allestimento originale arriva dal Teatro alla Scala (dove è andato in scena, per la prima volta, nel dicembre 1985/gennaio 1986 e poi fino al 2006-2007 per altre sei volte) e attualmente è di proprietà del Teatro Lirico di Cagliari: si tratta di una messinscena di essenziale semplicità, con precisi riferimenti storici della tradizione nipponica, moderna, sobria e nel totale rispetto del dettato pucciniano che a Cagliari è firmata per la regia da Daniela Zedda da un’idea di Keita Asari, illustre regista cinematografico e teatrale nipponico (Tokyo, 1933-2018).
L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico saranno guidati da Gianluca Martinenghi (Milano, 1968), bacchetta che ha affiancato alla direzione d’orchestra, anche importanti studi in musicologia e numerosi incarichi direttivi (attualmente è il Segretario artistico del Teatro Regio di Torino). Nei quattro ruoli principali cantano Marta Mari (Madama Butterfly – Cio-Cio-San); Carlo Ventre/Ragaa Eldin (F. B. Pinkerton); Devid Cecconi (Sharpless); Agostina Smimmero/Emilia Rukavina (Suzuki).
Tutti gli spettacoli vengono eseguiti dall’Orchestra e dal Coro, diretto da Giovanni Andreoli, del Teatro Lirico di Cagliari.
Ulteriori informazioni: www.teatroliricodicagliari.it