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Accademia Militare di Modena. Gli uomini del 155° Corso e i Valori inclusivi da trasmettere alle nuove generazioni di Allievi.

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domenica, Novembre 24, 2024

Si è svolto a Modena il 24 novembre scorso, preceduto da un incontro conviviale, l’atteso ‘Raduno per il 50° Anniversario dell’Ingresso in Accademia del 155° Corso (1973-2023)’. Come da tradizione, a partire dal raduno ventennale e dal quarantennale, l’incontro ha segnato storicamente alcuni passaggi, più che altro fasi importanti di vita militare e professionale degli uomini del 155°. Contraddistinti dal ricordo dei primi passi, forse dalla nostalgia di un tempo giovanile ormai trascorso, dalla sicura voglia di ritrovarsi e di ricordare i tredici compagni defunti, i radunisti si sono stretti, uniti più che mai dal motto ‘Una Acies’ intorno ai familiari di ciascuno di loro.

L’incontro è stato caratterizzato da amicizia, solidarietà, senso di appartenenza e cameratismo, valori presenti e palpabili nonostante le possibili difficoltà personali ed interpersonali che devono aver segnato il lungo cammino di formazione prima e di attività operative e di comando a seguire.

Ormai tutti al termine del servizio attivo i giovani allievi d’un tempo, oggi alle prese con i problemi del nuovo quotidiano e con uno sguardo rivolto alle esperienze pregresse, da trasmettere alle giovani generazioni, hanno confermato il loro volere di essere presenti e di partecipare all’intenso programma della giornata, in alcuni casi affrontando fatiche fisiche inaudite.

Il programma della Cerimonia

La Cerimonia si è sviluppata, solenne ed emozionante nel suo momento più atteso, nel Cortile d’Onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare, alla presenza delle Autorità e degli Allievi dei corsi 204° e 205° nonché dei moltissimi accompagnatori e familiari radunati nel loggiato. Le allocuzioni del Capo Corso del 155° Corso di Accademia, Gen. C.A. (ris.) Claudio Angelelli e del Comandante dell’Accademia Militare Gen. di Divisione Davide Scalabrin sono state seguite dalla consegna del trofeo OMI da parte del Presidente del Gruppo dei decorati dell’Ordine Militare d’Italia Gen. C.A. (ris.) Danilo Errico al S. Tenente CC Giovanni Cipriani del 203° Corso, 1° Classificato in Attitudine Militare.

La potenza delle parole, l’intensità dei messaggi e il vivo desiderio di trasmettere ai giovani allievi di oggi il Valore inclusivo del sacrificio, che tutti unisce, l’amore per l’Italia e la sua bandiera, l’auspicio del dialogo e le responsabilità del Comando hanno reso preziosa la presenza degli uomini del 155° nel Cortile d’Onore dell’Accademia Militare di Modena. Presente con il suo labaro, l’Associazione Nazionale degli ex Allievi dell’Accademia di Modena ha accompagnato l’intera Cerimonia, conclusasi con la deposizione di una corona di alloro in Onore dei Caduti.

Come eravamo! Scene di un avvio all’Accademia della Vita

Lo spettacolo teatrale che ha allietato gli ospiti la sera del 23 novembre scorso negli ampi ed eleganti locali del Ristorante Vinicio a Modena è stato scritto e diretto da Pier Francesco Pingitore, presente in sala, con la partecipazione di Manuela Villa. Sul palco si sono succedute divertenti scene di fantasia, dialoghi e canzoni che attori professionisti hanno rappresentato per rievocare il magico avvio dell’Accademia della Vita, nel 1973, di tanti giovani provenienti da ogni parte d’Italia. Convinti delle loro scelte, da confermare al termine dell’iniziale addestramento militare, i 167 aspiranti allievi, ai quali si aggiunsero 16 giovani provenienti dalla Somalia, si apprestarono in quel caso ad affrontare, lontani dalle famiglie, un duro percorso formativo che li avrebbe condotti al futuro comando nelle strutture del Paese, con norme severe di vita pratica e di comportamento che non prevedevano deroghe.

In quell’occasione, speciale per stringere rapporti fraterni di amicizia e solidarietà, i giovani allievi del 155° corso di Accademia impararono a riconoscersi in una schiera coesa, ‘Una Acies’, dove a prevalere sarebbero stati i Valori di lealtà, sacrificio e spirito di corpo senza i quali non avrebbero potuto in alcun modo affrontare le dure, talvolta dolorose prove professionali del loro futuro di Comandanti.

Il Palazzo Ducale di Modena: cenni storici

Da ormai 150 anni l’Accademia Militare nel Palazzo Ducale di Modena è la sede preposta alla formazione militare dei futuri ufficiali in servizio permanente dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri. Discendente dalla Reale Accademia Sabauda, fondata a Torino nel 1667, l’Accademia può considerarsi la più antica istituzione destinata alla preparazione dei Quadri Dirigenti dell’Esercito e dello Stato Sabaudo. L’impegno negli studi delle allieve e degli allievi, fino al conseguimento della laurea, costituisce oggi un punto di forza che, insieme ad una formazione militare di eccellenza riconosciuta a livello internazionale, prevede la presenza di Allievi Ufficiali provenienti da numerosi Stati esteri.

Il palazzo barocco, tra le più prestigiose regge europee, fu voluto dal Duca Francesco I d’Este nel 1634 e realizzato su progetto di Bartolomeo Avanzini. Il Cortile e lo Scalone d’Onore, il Parlatorio, il Loggiato, la Sala Museale, in pratica l’Appartamento privato dei Duchi, l’Appartamento di Stato, oggi sede di Rappresentanza, la Sala del Circolo Unificato e il Cortile Accademia di Torino rappresentano luoghi di visita che tutti i cittadini possono ammirare grazie a visite guidate organizzate dagli enti turistici della città di Modena. Vista la presenza di numerose e non ancora abbattute barriere architettoniche, la sede dell’Accademia Militare di Modena non costituisce, purtroppo ad oggi, mèta accessibile per le persone con disabilità motorie alle quali, di fatto, viene sconsigliato l’ingresso.

Gli spazi museali interni

Inaugurato nel 1905, il museo racconta la storia degli oltre 116.000 allievi che frequentarono l’Accademia nel passato, tra i quali spiccano Vittorio Emanuele III e Umberto II di Savoia Re d’Italia, Edmondo De Amicis, Francesco Baracca, Augusto Salimbeni, Giovanni Agnelli, Armando Diaz, Luigi Cadorna e Pietro Badoglio. Ricche di testimonianze storiche ed artistiche, le sale visitabili del Museo sono riccamente decorate e conservano cimeli, uniformi e ritratti utili a documentare i fatti storici tra i più significativi della storia d’Italia.

Ringraziamenti

Ci è gradito in questa occasione, nella Rubrica ‘Percorsi Inclusivi’ di Informazione Quotidiana, ringraziare coloro che hanno reso possibile, primi fra tutti il Comandante dell’Accademia Gen. di D. Davide Scalabrin e il Capo Corso Gen. C.A. (ris) Claudio Angelelli, la partecipazione di tutti alle celebrazioni per il cinquantennale (1973-2023) dell’ingresso in Accademia Militare del 155° Corso. Un grazie particolare va al Gen. Carlo Bellinzona, Comandante della 5^ Compagnia, al Gen. Luigi Ghezzi, Comandante di Plotone della 6^ Compagnia, al Gen. Tracquilio e al Gen. Rizzi, entrambi Comandanti di Plotone della 5^ Compagnia e al Gen. Barsuola Rienzi, Comandante di Plotone della 4^ Compagnia Carabinieri che, presenti alle celebrazioni, hanno rievocato il loro ruolo di Comandanti e di autorevoli guide dei giovani allievi d’un tempo. Esprimiamo gratitudine, infine, per il Comitato organizzatore dell’evento e per coloro che hanno fornito aiuto fisico ed incoraggiamento morale ai radunisti che, avanti negli anni o affetti da gravi impedimenti fisici, hanno pur sempre desiderato di essere presenti accanto ai loro compagni.

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