In occasione dei 140 anni dalla pubblicazione de Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, ADI Design Museum di Milano propone Carissimo Pinocchio, una mostra interamente dedicata al burattino più famoso del mondo. Ma cosa c’entra la creazione di Mastro Geppetto con il design? Cos’hanno in comune Pinocchio e la famosa lampada Toio dei fratelli Castiglioni? Molto più di quanto sembri.
Pinocchio e il design in mostra a Milano
Prima di ogni cosa, Pinocchio è un’icona. La sua riconoscibilità formale è talmente potente che è possibile identificarlo persino in un albero con una sporgenza appuntita, il suo naso. Dunque, la figura di Pinocchio si riconosce immediatamente ed identifica l’Italia nel mondo, tanto quanto i pezzi di design italiano che hanno fatto la storia. Pinocchio poi, è pura geometria: cilindro, sfera, cono. Forme basilari che da sempre si intersecano dando vita alle più disparate creazioni, soprattutto di design. Si potrebbe dire dunque, come afferma il curatore Giulio Iacchetti, che Geppetto sia il primo designer italiano, almeno in letteratura; il primo ad inaugurare la maestria artigiana italiana, l’arte del riuso, di ricavare il bello dal brutto, il prezioso dal grezzo, la vita dal niente, ponendosi anche in un’ottica molto moderna e attuale.
Designer e grafici chiamati a confrontarsi con Pinocchio
31 designer e 31 grafici italiani sono dunque stati invitati a ridisegnare, riproporre la propria versione della figura di Pinocchio. Il risultato è un’incredibile varietà di proposte: 62 lavori inediti, tra oggetti più funzionali dall’estetica accattivante e altri più concettuali, tutti di sorprendente ingegno. Sia nell’ambito della grafica, dove il solo nome “Pinocchio” si presta ad innumerevoli giochi di parole, che del design è notevole osservare come una figura elementare come quella di Pinocchio possa ispirare e condurre ad espressioni creative così originali e diverse tra loro. I progetti sono inseriti all’interno del “Paese dei Balocchi”: i visitatori vengono accolti da una struttura che ricorda quella di un circo, con addirittura una giostra al centro su cui sedersi e girare a guardare le opere intorno. Ad accompagnare i nuovi progetti, la storia: copertine, disegni ed illustrazioni storiche, riproduzioni di disegni inediti di Aldo Rossi, una sezione di disegni originali di Andrea Branzi e numerosissimi oggetti di design ispirati a Pinocchio, uno tra tanti il famoso imbuto Pino di Alessi.
Con questo progetto espositivo, ADI Design Museum riconferma la propria inclinazione ed il suo invito ad un approccio multidisciplinare, trovando in Pinocchio (che da solo diventa punto focale di un incredibile intreccio di discipline: letteratura, pittura, disegno, grafica, design) il simbolo perfetto.
Laura Coppelli
Fonte: ARTRIBUNE.COM