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HomeATTUALITÀ E EDITORIALENetanyahu: 'Finché sarò premier nessuno stato palestinese. No alle richieste di Hamas'.

Netanyahu: ‘Finché sarò premier nessuno stato palestinese. No alle richieste di Hamas’.

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giovedì, Novembre 21, 2024

Solo la vittoria totale garantirà l’eliminazione di Hamas e il ritorno dei nostri ostaggi”.

Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo: “Come premier di Israele sostengo questa posizione con determinazione anche di fronte a pressioni enormi internazionali e interne. E’ stata questa mia ostinazione a impedire per anni uno Stato palestinese che avrebbe costituito un pericolo esistenziale per Israele. Finché sarò primo ministro, questa sarà la mia posizione”.    

Non lascia spazio ad interpretazioni il premier israeliano . “Ho chiarito al presidente Biden la determinazione di Israele a conseguire tutti gli obiettivi della guerra e a garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”. Lo ha detto Benyamin Netanyahu aggiungendo che “dopo aver eliminato Hamas”, non ci sarà “a Gaza nessuno che finanzi o educhi al terrorismo o invii terroristi. La Striscia deve essere smilitarizzata e restare sotto pieno controllo di sicurezza israeliano”. Netanyahu ha poi respinto le richieste di Hamas per il rilascio degli ostaggi, ossia “la fine della guerra, l’uscita dell’Idf, la liberazione di assassini e stupratori e la sua permanenza al potere”.

Guterres, le uccisioni di civili da parte d’Israele sono senza precedenti

“Le operazioni militari di Israele hanno diffuso distruzioni di massa e ucciso civili su una scala senza precedenti durante il mio mandato come segretario generale. Questo è straziante e assolutamente inaccettabile. Il Medio Oriente è una polveriera, dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto si accenda in tutta la regione”. Lo ha affermato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres al vertice del G77+Cina nella capitale ugandese Kampala, secondo quanto riportato dal Guardian. 

Londra, deludente il rifiuto di Netanyahu a uno Stato palestinese

L’opposizione del premier israeliano Benyamin Netanyahu alla costituzione di uno Stato palestinese è “deludente”. Lo ha affermato il ministro della Difesa del Regno Unito, Grant Shapps, citato dal Guardian. “Penso che sia deludente sentire Benyamin Netanyahu dire che non crede nella soluzione dei due Stati. In tutta onestà, l’ha detto per tutta la sua carriera politica, per quanto ne so. Non penso che arriveremo a una soluzione se non avremo due Stati”, ha affermato Shapps intervistato questa mattina da Sky News, aggiungendo che il Regno Unito continua a sposare la soluzione a due Stati e che “non esiste altra opzione”.

Hamas, ‘oltre 25000 morti a Gaza dall’inizio della guerra’

Il bilancio delle vittime a Gaza dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas ha superato quota 25.000: lo ha reso noto il  ministero della Sanità della Striscia controllato da Hamas. Nel complesso dal 7 ottobre scorso sono state uccise 25.105 persone. 

L’esercito israeliano, da parte sua, ha annunciato la morte di un soldato, Uriel Aviad Silberman, avvenuta ieri nel corso di combattimenti nel settore meridionale della striscia di Gaza. E’ salito così a 195 il numero complessivo dei militari israeliani caduti sul terreno a partire dall’inizio delle operazioni terrestri nella striscia di Gaza, ossia dalla fine di ottobre.

Israele avrebbe ucciso tra il 20% e il 30% delle forze combattenti di Hamas nella Striscia. E’ la stima – ripresa dal Wall Street Journal – dell’intelligence Usa che è “di poco più bassa” di quella di Israele, che ritiene di aver ucciso 10.000 miliziani di Hamas, di cui 1.000 nell’attacco del 7 ottobre. Secondo le stesse fonti, Hamas avrebbe ancora abbastanza munizioni per continuare i combattimenti per mesi e sta tentando di ristabilire la sua presenza militare in alcune parti di Gaza City.

Trovato tunnel a Gaza dove sono stati tenuti prigionieri gli ostaggi

Un tunnel dove in precedenza è stata tenuta prigioniera, “in condizioni dure e inumane”, una parte di ostaggi di Hamas a Gaza: lo hanno scoperto – secondo il portavoce militare Daniel Hagari – i soldati sotto la casa di un dirigente di Hamas a Khan Yunis, nel sud della Striscia.

Nel tunnel – ad una profondità di circa 20 metri – è stata trovata una grande sala dove sono stati tenuti in cattività circa 20 ostaggi, alcuni di questi poi liberati. Trovati anche disegni fatti dalla bambina Emilia Aloni, anche lei rilasciata.

Per entrare nella struttura – ha detto Hagari – i soldati hanno combattuto e ucciso miliziani di Hamas. 

Nella sala sotterranea scoperta dall’esercito di Israele nella  rete di tunnel a Khan Yunis, sono state trovate tracce di Dna di ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre dal kibbutz Nir Oz. Lo ha affermato alla televisione commerciale israeliana Canale 12 la nuora di uno degli ostaggi, l’ottantenne Yoram Metzger. “Non era sangue, ma tracce di Dna rimaste negli abiti”, ha precisato.

La moglie Tamar, di 78 anni, era stata catturata con lui ed è stata rilasciata a novembre. Il mese scorso Hamas ha pubblicato un video in cui Yoram Metzger compariva assieme con due altri ostaggi anziani, in condizioni fisiche degradate. Secondo il portavoce militare in quella cella – senza luce e con scarsità di aria – sono stati detenuti per un certo periodo una ventina di prigionieri israeliani, la cui sorte resta ignota.

“Non so dove si trovino adesso – ha aggiunto la nuora di Metzger. – Si tratta di diversi anziani in condizioni fisiche precarie. E’ chiaro che rischiano di non uscirne vivi”. 

Fonte: ANSA.IT

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