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L’INCREDIBILE INCIDENTE DI PHINEAS GAGE: UN CASO UNICO NELLA STORIA DELLA NEUROSCIENZA.

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venerdì, Novembre 22, 2024

Phineas Gage era un semplice operaio statunitense, addetto alla costruzione e alla manutenzione delle ferrovie, vissuto nell’Ottocento, diventato, suo malgrado,  un nome noto nella storia della neuroscienza, al pari di molti scienziati, grazie a un evento straordinario accaduto nel 1848.

La sua storia ha affascinato gli studiosi e ha contribuito in modo significativo alla comprensione del funzionamento del cervello umano. In questo articolo, esploreremo la vita di Phineas Gage, l’incidente che lo ha reso famoso e le implicazioni rivoluzionarie che questo caso ha avuto per la nostra comprensione della mente umana.

Phineas P. Gage nacque nel 1823 in Vermont , negli Stati Uniti. Crescendo, lavorò come caposquadra in una compagnia ferroviaria, guadagnandosi la reputazione di uomo affidabile e competente. La sua vita pre-infortunio fu relativamente comune, ma tutto cambiò il 13 settembre 1848.

Quel giorno Phineas stava lavorando alla costruzione della ferrovia, ma vi era una roccia che bloccava il passaggio, quindi era necessario farla saltare in aria; egli inserì della polvere da sparo e per compattarla utilizzò una grossa barra di ferro, lunga oltre un metro e spessa almeno 3 cm.

Ci fu un’esplosione accidentale a seguito della quale la barra gli attraversò il cranio, provocando un esteso danno ai tessuti cerebrali del lobo frontale.

Nonostante la gravità di un trauma che sarebbe estremamente rischioso anche nei tempi odierni, egli sopravvisse; dai racconti sembra che dopo pochi minuti Phineas Gage riprese conoscenza e ricominciò a parlare. La barra di ferro fu ritrovata sporca di sangue e materiale cerebrale.

Fu ricoverato per settimane e quando venne dimesso aveva ripreso una vita del tutto autonoma, nonostante la perdita dell’occhio sinistro.

Gli esiti reali del suo incidente furono neurologici e comportamentali: Gage, una volta descritto come un uomo gentile e rispettoso, divenne impulsivo, dedito alla blasfemia, volatile e incapace di mantenere relazioni sociali stabili, tanto che non riuscì a mantenere il suo lavoro precedente; tuttavia egli ne trovò un altro e visse per altri 12 anni.

Questo cambiamento repentino nei tratti della sua personalità suscitò grande interesse tra i medici e gli studiosi dell’epoca.

Il caso di Phineas Gage fu documentato attentamente dal medico John Harlow, che lo seguì nel corso degli anni successivi all’incidente. Questa documentazione fornì una preziosa finestra sulla relazione tra la funzione cerebrale e il comportamento umano. Harlow concluse che le lesioni nella regione frontale del cervello di Gage erano direttamente correlate ai cambiamenti nella sua personalità.

La lesione del lobo frontale mutò drasticamente la sua personalità, inibendogli i freni inibitori sul paino verbale, portandolo ad una personalità antisociale, ma anche togliendogli la facoltà di analizzare le informazioni immagazzinate e di fare previsioni, rendendolo incapace di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.

La storia di Phineas Gage continua a suscitare interesse e dibattiti tra gli scienziati. Il suo caso ha aperto la strada a una maggiore comprensione della localizzazione delle funzioni cerebrali e ha influenzato lo sviluppo delle teorie sulla mente e il cervello. Questo evento permise la comprensione di come il lobo frontale fosse implicato, pertanto, nella definizione della personalità di un individuo, portando ad importanti miglioramenti nella conoscenza medica, ma anche a pratiche controverse come la lobotomia frontale, oggi vietata, ma ampiamente utilizzata in passato per “curare” i disturbi del comportamento.

Oggi, la storia di Gage è spesso citata nei corsi di neuroscienze per illustrare l’importanza della regione frontale del cervello nel controllo del comportamento e della personalità.

Il cranio di Gage e la barra responsabile dell’incidente sono tuttora conservate nel Museo della Harvard Medical School. Nel corso degli anni, attraverso l’utilizzo di calchi in gesso e di tomografie computerizzate, è stato possibile ricostruire i reali danni subiti dall’uomo e le reali porzioni di cervello interessate.

La storia di Phineas Gage rappresenta un capitolo unico e affascinante nella storia della neuroscienza. Il suo caso ha fornito una prospettiva senza precedenti sulla connessione tra il cervello e il comportamento umano, aprendo la strada a nuove scoperte e ricerche nel campo della neurologia. La sua eredità vive ancora oggi, influenzando la nostra comprensione della mente e del cervello umano.

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