28.9 C
Rome
lunedì, Settembre 16, 2024
HomeSCIENZE E TECNOLOGIESanità, chirurghi: "Giovani fuggono da professione, rischio sale operatorie chiuse".

Sanità, chirurghi: “Giovani fuggono da professione, rischio sale operatorie chiuse”.

Date:

lunedì, Settembre 16, 2024

“Contenzioso medico legale, turni massacranti, formazione insufficiente, scarso riconoscimento economico: le Istituzioni nazionali e regionali devono farsi carico del problema dei giovani che non scelgono più le specializzazioni in chirurgia. Se nel 2023 quasi il 55% delle borse di studio per la specializzazione in Chirurgia generale non è stato assegnato, significa che c’è un problema enorme in questo Paese: tra qualche anno, non tra decenni, le sale operatorie chiuderanno per assenza di chirurghi. Un’assenza evidentemente voluta da qualcuno, non scelta dai nostri ragazzi. Perché un sistema che non si preoccupa dello scenario attuale, delle difficoltà che contornano chi sceglie questa professione, è un sistema destinato a fallire. E fallirà perché i giovani sceglieranno altre branche della medicina, oppure lavoreranno nel privato o, peggio, andranno all’estero mentre noi, già oggi, passiamo il tempo a reclutare personale sanitario dall’estero. Tutto questo è paradossale”. Lo afferma il neo-presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), Vincenzo Bottino, annunciando in una nota la richiesta di incontri, dalla prossima settimana, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutti i presidenti di Regione.

“Vogliamo chiarire a chi governa il Paese – sottolinea – che le scelte che verranno fatte oggi incideranno violentemente sulla vita delle persone. Se le cose continueranno così i cittadini di molte regioni italiane si troveranno tra pochi anni di fronte a sale operatorie chiuse”.

L’Acoi, “la più grande società scientifica di chirurgia ospedaliera italiana, ovviamente farà come sempre la sua parte – chiosa Bottino – già dal prossimo autunno costruiremo appuntamenti di confronto, formativi, di sensibilizzazione verso gli studenti, verso le associazioni dei pazienti e verso le Istituzioni per far comprendere il rischio reale che sta correndo il Servizio sanitario nazionale ma anche per ringraziare i giovani chirurghi per il coraggio, l’abnegazione, per il senso che danno alla nostra professione, cioè salvare vite umane. Ma ci aspettiamo il massimo dell’impegno anche dalle Istituzioni”.

Fonte: ADNKRONOS.COM

Articoli Recenti

Tumori, Di Maio (Aiom): “In oncologia più voce ai pazienti con questionari ad hoc”.

"Come ti sei sentito oggi?", "Ti senti nervoso?", "Provi dolore?", "Hai nausea e vomito?", "Riesci a fare una lunga passeggiata?". A queste domande rispondono...

Il cibo non si butta, 10 grandi chef in campo contro lo spreco.

Dall’alta cucina fino ai fornelli di casa, il cibo non si butta: da questo presupposto è partita lo scorso anno, in occasione della Giornata internazionale della...

Da mobili a carta cultura, bonus a rischio nel 2025.

Il 2025 rischia di essere un anno di tagli drastici ai bonus riconosciuti alle famiglie, "e l'intenzione del governo sembra essere quella di ridurre...

Coppa Davis, Malaga ci ritroviamo: Italia prima nel girone.

Era l'obiettivo minimo, ma la Spagna del 2023 insegna quanto non sia scontato passare il girone di Coppa Davis al primo posto. Lo...

Promuovevano viaggi migranti, chiuse mille pagine social.

Promuovevano viaggi illegali per i migranti, dalle coste nordafricane a quelle italiane. In alcuni casi, per attrarre nuovi clienti, offrivano prezzi scontati per donne e...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.