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C’era una volta il capostazione.

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Inserito nella Collana di Narratori Contemporanei ‘Europa la Strada della Scrittura’, diretta da Vera Ambra, le Memorie di Pippo Nasca si inseriscono, apprezzatissime dai lettori, nel ricco catalogo delle Edizioni Akkuaria, anno 2023.

Autore di numerosissime altre pubblicazioni, racconti in versi, racconti autobiografici, poemetti, raccolte di poesie in dialetto siciliano e vernacolo catanese, saggi e poesie in lingua italiana, Pippo Nasca può essere definito un artista eclettico, dotato di uno straordinario talento e di una passione innata per l’arte della scrittura. Catanese di nascita e profondo conoscitore della cultura e delle tradizioni siciliane Pippo Nasca, Giuseppe all’anagrafe, ha sino ad oggi totalizzato un numero elevato di pubblicazioni che, offerte alla lettura, trasmettono il valore della conoscenza trasversale e il significato educativo e formativo della Memoria.

Pippo Nasca.

Partecipe di svariati concorsi letterari, indetti negli anni, Pippo Nasca si è distinto soprattutto presso l’Accademia del Parnaso di Gero La Vecchia, ‘Le Rosse Pergamene’ di Anna Manna e il Premio Akademon di Aci San Filippo.

Nato nel 1937, come lui stesso ama riportare nelle note biografiche pubblicate a margine dei suoi scritti, l’autore vanta precoci capacità tecnico-operative tratte dagli studi scientifici e dalla frequenza del biennio propedeutico della facoltà di ingegneria presso l’Università di Catania. Nel 1956, giovanissimo, Pippo partecipa a quattro concorsi banditi a quei tempi dalle Ferrovie dello Stato, vincendone tre e guadagnandosi l’assunzione, il 1° luglio del 1959, nel ruolo di Capo Stazione, inizialmente presso la Stazione di Catania Centrale.

C’era una volta il capostazione. Le Memorie di Pippo Nasca

Il testo autobiografico di Pippo Nasca, ‘C’era una volta il Capostazione’ si presenta nel contempo come una fedele trascrizione del suo lavoro di garante della sicurezza e della gestione commerciale dei trasporti di allora e un’analisi tecnica evolutiva in un quadro organizzativo e di sviluppo ferroviario dei trasporti su binario, frutto di una naturale emancipazione dei mezzi motorizzati ed elettrici. Entrato per gioco e per necessità di spostamento nei ricordi più belli dell’infanzia e dell’età giovanile di molti di noi, il classico berretto rosso del capostazione, relegato tra le ombre del passato insieme alla paletta di comando ha ceduto allora il passo alla bandiera verde del capotreno.

Automatizzato e teleguidato a distanza, l’inevitabile sistema ferroviario ha segnato allora il trapasso di un ruolo che l’autore ha assolto nelle diverse sedi di servizio con dedizione, sacrifici, responsabilità e grande passione anche oltre la data del suo pensionamento, avvenuto nel 1996 con l’ultimo incarico di Capo Reparto Movimento Linea di Catania. Con lo spirito del capostazione di sempre, Pippo Nasca affida oggi alle pagine della sua fatica letteraria le Memorie di una lunga stagione di vita, convinto più che mai, ora che l’età matura si palesa con i suoi acciacchi, dell’importanza di trasmettere ai giovani e di ricordare ai meno giovani le esperienze legate alla sua professione.

Per favorire la lettura e la comprensione del complesso sistema organizzativo dei trasporti su ferrovia, il testo contiene un utile ‘Glossario’ di sigle allora in uso e che oggi consente agli appassionati di seguire con maggiore speditezza le puntuali descrizioni dell’autore.

Nei panni di cronista di tanti giorni di lavoro, l’autore descrive fin nei dettagli le fasi convulse del suo impegno, gli inconvenienti tecnici ai quali fare fronte nelle stazioni di transito dei treni viaggiatori e la necessità di assolvere diligentemente i suoi compiti per soddisfare le richieste espresse dai suoi superiori. Il testo si lascia inoltre apprezzare per la ricchezza dei riferimenti storici e mitologici presenti abbondanti tra le pagine, per gli aneddoti che non possiamo fare a meno di condividere con leggerezza e per i fatti di una vita vissuta in sinergia con l’ambiente fisico ed umano, le relazioni con i colleghi ma anche con le colleghe, per la prima volta a partire dal 1959 quando fu loro consentito di accedere al servizio nelle stazioni.

La Sicilia orientale vista con gli occhi dell’autore e la scoperta dei continenti

La copertina del libro.

La lettura del libro, che si consiglia anche a coloro che risiedono lontani dalle località citate, consente di godere di una puntuale descrizione dei luoghi sedi di lavoro di Pippo, soprattutto vissuti con le necessità operative del momento ma anche con la volontà di apprendere sul campo, attraverso l’ascolto e la partecipazione, le note storiche, artistiche e paesaggistiche di quell’ampia porzione di Sicilia.

Dotato di fervida immaginazione e mosso dal desiderio di sottrarsi al talvolta fastidioso trascorrere del tempo tra lo sbuffare delle locomotive, il fumo o l’odore del vento, Pippo dà sfogo alla fantasia giovanile dei primi anni di lavoro e, ugualmente negli anni a seguire, prende a viaggiare in automobile per scoprire nuovi orizzonti. Il suo desiderio di evasione trova un completamento aggiuntivo nella scrittura e nella composizione poetica grazie alle quali riesce ad affrontare la delicata fase di distacco dal servizio, l’agognato pensionamento.

Per nulla intenzionato a trascorrere in sordina gli anni della quiescenza, Pippo Nasca non rinuncia in seguito al suo desiderio di viaggiare e di raggiungere luoghi anche assai lontani, quasi tutti i Paesi europei, la Russia, gli Stati Uniti nonché numerosi Paesi dell’Est europeo. Oggi, ormai avanti negli anni, l’autore riflette sul suo tempo trascorso, ricorda con lucida memoria anche i dettagli della sua vita, intenzionato com’è a trasmettere ai giovani lettori le tante esperienze legate ad un periodo storico ormai trascorso.

Ringraziamenti

La Redazione di Informazione Quotidiana e la curatrice della Rubrica ‘Percorsi Inclusivi’ ringraziano l’autore per aver messo a disposizione la sua preziosa testimonianza e, soprattutto, per aver garantito la sopravvivenza della Memoria e aver espresso l’auspicio di una futura evoluzione del trasporto ferroviario in chiave moderna a beneficio della popolazione locale e dei viaggiatori.

Le foto, gentilmente concesse, sono tratte dagli scritti dell’autore al quale viene indirizzata ancora una volta la nostra gratitudine.

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