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Coppa Davis, Malaga ci ritroviamo: Italia prima nel girone.

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giovedì, Novembre 21, 2024

Era l’obiettivo minimo, ma la Spagna del 2023 insegna quanto non sia scontato passare il girone di Coppa Davis al primo posto. Lo scorso anno, gli iberici in casa vennero eliminati senza Alcaraz e a Malaga, sede delle finali, non c’era il paese ospitante. Quest’anno l’Italia campione in carica si trovava ancora senza Jannik Sinner al round Robin di Bologna, tuttavia, per la felicità di Volandri e di tutti i tennisti italiani, ha saputo dimostrare di essersi trasformata in pochi anni in un vero Dream Team. E’ il periodo più alto della storia del nostro tennis e alla Unipol Arena si è visto chiaramente: passaggio del turno con il primo posto nel girone. Oltre alla Volpe Rossa non era in campo neanche Lorenzo Musetti, il nostro numero 2. Ed è qui che si è vista la forza di questo Italtennis che, oltretutto, ha ritrovato in Berrettini un fuoriclasse che sembrava essersi perso; le sue tre vittorie su tre incontri ci hanno trascinato ai quarti che si giocheranno a Novembre in Spagna. Inoltre, l’Italia ha anche raggiunto il primo posto nel girone, dettaglio non da poco che le consente di partecipare ad un sorteggio più agevole. Giovedì sapremo se ci troveremo contro Australia o Argentina (sulla carta preferibile considerando i recenti risultati di Popyrin, De Minaur e del doppio), l’altra affronterà gli Stati Uniti in un match che rivelerà la nostra avversaria in semifinale. Spagna (con Alcaraz e in casa), Germania (di Zverev se decide di partecipare), Paesi Bassi e Canada sono nella parte bassa del tabellone e quindi ne possiamo trovare una solamente in finale, e non sono in pochi a sognare uno scontro tra Sinner ed Alcaraz a chiusura della stagione del tennis.

Sinner coppa Davis

Arnaldi e Cobolli eroi azzurri della settimana, il doppio ci ha salvati

Berrettini a parte, di cui parleremo più avanti, gli eroi della settimana dell’Italtennis sono stati, a loro modo, Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli. Con un Sinner bicampione Slam, che si è autoescluso dalle convocazioni -sottolineiamolo- per validi motivi, sono stati chiamati ad un posto da titolari giocando l’incontro di singolare contro i numeri uno della giornata. Scoperto dal grande pubblico lo scorso anno, proprio nel girone di Coppa Davis a Bologna, Arnaldi ha dato tutto se stesso fin dal primo giorno di torneo alla Unipol Arena. La vittoria contro Thiago Monteiro in quasi quattr’ore di battaglia ha chiuso i conti di Italia-Brasile, ma lo ha poi costretto ad alzare bandiera bianca per le successive sfide. “Chiunque giochi siamo forti” ha affermato Matteo Berrettini una volta appresa la notizia del ritiro dell’altro Matteo, testimoniando che la squadra è consapevole della propria forza. Tuttavia, come spesso accade sui campi da tennis, (pensiamo al polso dolorante di Sinner contro Draper) anche l’Italia ha vissuto i suoi cinque minuti di ansia. Contro il Belgio è scesa in campo una coppia di singolaristi romani, Berrettini ad aprire e Flavio Cobolli nel secondo incontro. Alla vigilia, un video di un loro scambio di battute diversi anni fa al Lemon Bowl (torneo della Capitale riservato alle migliori promesse del tennis) aveva infiammato ed emozionato i tifosi, ma l’entusiasmo in campo si è spento prima con il set perso da Berrettini contro il sorprendente Blokx e poi con la sconfitta che Bergs ha inferto a Cobolli. Il romano più giovane era crollato nel terzo set lasciando a Bolelli/Vavassori l’onere di riaggiustare l’andamento della sfida. I finalisti di Melbourne e Parigi hanno vinto con relativa semplicità il match con Gille/Vliegen, ma sapevamo che con gli olandesi non sarebbe stato altrettanto facile. I due romani invece non hanno tradito con i neerlandesi, soprattuto Flavio è stato fondamentale nel riscattare la sconfitta dell’esordio superando il numero uno dei Paesi Bassi Tallon Griekspoor. L’Italia passa al primo posto del girone, il sogno continuerà a Malaga insieme anche a Sinner e Musetti.

Matteo Berrettini, Davis Cup

Berretti trascinatore: Sinner ha una promessa da mantenere

“Qualcuno potrebbe dire che il sole segue il tuono” cantano gli Oasis, e in effetti Matteo Berrettini in questi giorni a Malaga sembra essere tornato a vedere la luce dopo una interminabile tempesta. Ispirato da Sinner, che come lui lo scorso anno si è presentato alla Unipol Arena in veste di tifoso, Matteo ha sconfitto uno ad uno tutti i tre avversari che hanno tentato di opporsi alla potenza del suo servizio: Joao Fonseca, Alex Blockx e Botic Van de Zandschulp. Al termine di una lunga serie di infortuni, sfortune e cali di condizione quello visto a Bologna è il giocatore che più si avvicina al sognatore finalista di Wimbledon 2021. “Mi è mancato tutto questo, l’atmosfera, il calore del pubblico” ha affermato dopo il primo successo contro Sinnerzinho (il soprannome di Fonseca in Brasile). Così Matteo si è rinnamorato del tennis, della sua passione che non era mai stata realmente attenuata dalle sfortune, e lo si notava già lo scorso anno sulla panchina di Bologna e Malaga. Adesso c’è una promessa da mantenere, un nuovo sogno da realizzare che si trasforma in una scarica di motivazioni ed ambizioni: vincere la Coppa insieme a Sinner. Il numero uno, dopo aver realizzato il punto decisivo contro De Minaur nella fianale del 2023 era corso ad abbracciare Matteo dicendogli: “Voglio vincerla di nuovo e questa volta insieme a te”. Una promessa che ci auguriamo venga mantenuta per Jannik e un crocevia fondamentale per la nuova ascesa di Berrettini; d’altronde anche la Volpe Rossa aveva iniziato la sua scalata dal successo di Malaga. Erano due anni che non vedevamo Matteo in maglia azzurra , dalla sconfitta in doppio con Fognini contro il Canada che sancì l’eliminazione dell’Italia dalla Coppa Davis 2022. Proprio in virtù del sostegno che diede all’Italtennis trionfante del 2023, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo convocò al Quirinale (come fece dopo la finale di Wimbledon) insieme ai vincitori della Coppa riconoscendogli un posto d’onore in questa Nazionale. Quando poi Volandri ha diramato le convocazioni del girone bolognese 2024 il suo compito era chiaro. Non gli si chiedeva soltanto di partecipare, ma il Capitano di Davis gli affidava l’incarico di diventare il trascinatore, l’uomo squadra e la stella del momento e lui è tornato a brillare, come solo i campioni sanno fare.

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