Oltre a vantare un notevole patrimonio storico artistico, l’Italia è contraddistinta da una serie di migliaia di piccoli paesi forgiati da storie e tradizioni antiche, borghi che rischiano di scomparire a causa di un sempre più profondo spopolamento che ne impedisce lo sviluppo e la stessa tenuta strutturale. Per fronteggiare questa piaga, gli esperti di turismo e marketing territoriale e digitale Antonio Prota e Flavio Albano hanno ideato La Tornanza, un progetto – o meglio, un movimento – di rinascita dei territori che parte da chi, dopo aver viaggiato, decide di tornare nel proprio paese di origine e mettere a frutto la propria esperienza.
La Tornanza di Antonio Prota e Flavio Albano: il progetto
Il progetto di Prota e Albano nasce con il libro La Tornanza – ritorni e innesti orientati al futuro, edito da Laterza, che è il manifesto del movimento. Si parte dal concetto di “tornare dopo il viaggio e scegliere di ristabilirsi nel paese d’origine”, portando con sé un background nuovo capace di entrare in comunicazione con le comunità locali e partecipare attivamente allo sviluppo dei territori che sempre più spesso vengono abbandonati. Al libro si allacciano i podcast, che raccolgono le testimonianze di chi ha deciso di rientrare nel proprio paese di origine, a cui si aggiungono gli hub dove poter confrontarsi e dare una base concreta alle iniziative volte allo sviluppo del territorio. I primi centri apriranno a settembre a La Certosa di Padula in Campania e a Gravina in Puglia. “L’academy”, invece, “dovrebbe riuscire a costruire un percorso formativo di autoimprenditorialità per favorire nuovi innesti nelle comunità operose di ogni sud del mondo”, spiegano i fondatori del progetto. Il primo corso partirà a Bari in autunno.
La Tornanza: il festival nei borghi d’Italia
Nel segno della collaborazione e della condivisione, La Tornanza si declina anche in una serie di eventi dal vivo, sotto il nome di Tornanza Festival. Si tratta di una sorta di Tedx per guardarsi negli occhi, raccontarsi le proprie esperienze e soprattutto le proprie idee, affinché possano essere d’ispirazione per gli altri. Il primo incontro è stato lo scorso 28 giugno sempre a Padula, e a breve ce ne saranno altri, alcuni anche in collaborazione con le università.
Parola ad Antonio Prota a Flavio Albano, fondatori de La Tornanza
“La stessa fuga dei cervelli non deve essere letta solo quale fenomeno negativo e irreversibile, ma anche come forza potenziale di un moto circolatorio inclusivo di un flusso di ritorno dopo un riscatto personale”, spiegano i fondatori di La Tornanza, Antonio Prota e Flavio Albano. “Il libro è il manifesto culturale di un progetto molto più ampio che si snoda attraverso un podcast e i festival, media di comunicazione per far conoscere il progetto, ma anche gli hub e l’academy, tutti elementi fisici e tangibili in cui costruire comunità”, conclude Prota.
Valentina Muzi
Fonte: artribune.com