I direttori dei musei britannici hanno scritto una lettera aperta per chiedere la fine delle proteste degli attivisti nei musei. La missiva porta la firma del National Museum Directors’ Council (NMDC), che rappresenta i responsabili delle collezioni nazionali e dei principali musei regionali del Regno Unito, ed è motivata dal fatto che, secondo i direttori, il personale, proprio a causa dell’ondata di proteste che ha preso di mira le opere d’arte, sta affrontando livelli di stress mai visti prima, e i musei stanno subendo un danno d’immagine.
“Negli ultimi anni i musei e le gallerie del Regno Unito, le opere d’arte in essi contenute e, per estensione, le persone che li visitano e coloro che vi lavorano, sono diventati sempre più oggetto di azioni di protesta”, si legge nella lettera. “Sebbene rispettiamo il diritto delle persone a protestare e siamo spesso solidali con la causa, questi attacchi devono cessare. Sono estremamente dannosi per la reputazione dei musei del Regno Unito e causano un enorme stress ai colleghi a ogni livello di un’organizzazione, insieme ai visitatori che ora non si sentono più al sicuro nel visitare i migliori musei e gallerie della nazione”.
Da luglio 2022, ricorda l’NMDC, “la sola National Gallery è stata vittima di cinque attacchi separati a dipinti iconici come i Girasoli di Vincent van Gogh, Il carro di fieno di John Constable e la Venere Rokeby di Velázquez. Tali attacchi hanno causato danni fisici alle opere d’arte, disagio sia ai visitatori che al personale e interruzione della nostra missione collettiva per garantire che grandi opere d’arte e manufatti siano disponibili per tutti, ovunque. Due di questi attacchi si sono verificati nelle ultime due settimane, ed è per questo che abbiamo deciso che ora è il momento per noi di parlare”.
“I nostri musei e le nostre gallerie del Regno Unito”, concludono i direttori, “sono parte integrante della società, dove il libero accesso consente a tutti di trarre ispirazione dalle più grandi conquiste dell’umanità. Le collezioni che conserviamo sono insostituibili e con ogni attacco siamo costretti a considerare di mettere più barriere tra le persone e le loro opere d’arte per preservare questi fragili oggetti per le generazioni future. Il mondo si trova attualmente in un momento molto buio, ma queste dimostrazioni devono essere allontanate dai nostri musei e dalle nostre gallerie affinché possano continuare a fornire luce e conforto a tutti”.
Fonte: finestresullarte.info