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I ragazzi a colori del Baskin in campo nelle piazze d’Italia per dire la loro su sport, primo soccorso e inclusione scolastica e sociale!

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giovedì, Ottobre 17, 2024

I molti giovani presenti nelle piazze italiane colorano di tinte vive il loro desiderio, ampiamente corrisposto, di affermare l’inclusione scolastica e sociale attraverso lo sport di squadra. In campo contro i pregiudizi e per dimostrare che le nuove strategie di programmazione possono intervenire nell’eliminazione delle barriere culturali e comunicative, anzi, prevenirne l’insorgenza, i giovani atleti pongono la persona al centro dell’interesse comune. Favorire l’espressione più autentica di ciascun componente la squadra, indipendentemente dal profilo funzionale psico fisico, significa consentire a tutti di partecipare e di esprimere liberamente le potenzialità uniche presenti in ciascun giocatore. Questo messaggio, che solitamente viene lanciato a partire dai luoghi istituzionali e poi direttamente dal campo di gioco, ha ogni volta una notevole risonanza mediatica capace di dare una spinta all’ulteriore diffusione dello sport inteso come crescita personale e di gruppo.

Baskin in Piazza Colonna a Roma.

Gli sport inclusivi, parliamo del baskin e delle bocce inclusive, sin qui presentati in numerose occasioni negli spazi pubblici delle nostre città, hanno come sempre avuto lo scopo di far divertire le persone partecipanti e di allontanare, speriamo per sempre, i tentativi di discriminare e di marginalizzare le persone in condizione di vulnerabilità psico-fisica, comunicativa e relazionale..

La funzione educativa e culturale della pratica sportiva, la valenza sociale e la promozione del benessere psicofisico, che i tecnici e i giovani atleti non si stancano di affermare, sono state riconosciute dalla Costituzione Italiana con la modifica dell’articolo 33 e ritenute essenziali per valorizzare e promuovere l’educazione delle giovani e dei giovani a partire dai primi anni di vita.

Nascita degli sport inclusivi dell’EISI (Ente Italiano Sport Inclusivi)

Il Baskin è nato nel 2001 a Cremona grazie alle esigenze didattiche dell’insegnante di educazione fisica Fausto Capellini e dalla lungimiranza del fondatore Antonio Bodini che nel 2024 è stato nominato Ufficiale della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Il Baskin, così chiamato perché fonde i termini Basket e Inclusione, ha mosso dunque i suoi primi passi in ambito scolastico per permettere alle studentesse e agli studenti, con o senza disabilità, di giocare contemporaneamente in campo condividendo le emozioni tipiche della pratica sportiva e per godere di un percorso educativo comune e finalmente inclusivo.

Il Baskin, compreso tra gli sport dell’Ente Italiano Sport Inclusivi (EISI) è stato riconosciuto dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), si è diffuso oltre i confini nazionali e a cadenza biennale si disputano numerosi campionati italiani, in crescita esponenziale, corrispondenti alle sezioni territoriali regionali e tornei internazionali che consentono di diffondere la pratica sportiva tra tutti coloro, in Italia e all’estero, che ne apprezzano la valenza educativa. Già affermatosi da anni in molti istituti scolastici di ogni ordine e grado, il baskin è oggi una realtà apprezzata dai dirigenti scolastici e dai docenti, essenziale anche per unire la comunità nel comune obiettivo di contrastare il bullismo e l’abilismo.

L’importanza dell’apprendere le tecniche della rianimazione cardiopolmonare in campo e fuori dal campo

La formazione dei giovani atleti del Baskin e delle bocce inclusive, degli studenti e dei comuni cittadini è in grado, quando diffusa, di aumentare in maniera scientificamente accertata la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Imparare le manovre salvavita, come il massaggio cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore automatico esterno (DAE) consente di intervenire con tempestività ed efficacia per salvare vite umane, in contemporanea o ancor prima dell’attivazione dei soccorsi. Questo messaggio, tanto semplice quanto determinante, viene lanciato con grande spirito di servizio dai rappresentanti dell’Associazione ‘Due mani per la Vita’, sezione di Cagliari, con il nobile intento di raggiungere il maggior numero possibile di persone. Grazie alla disponibilità degli operatori che dalla Sardegna e da innumerevoli altre città italiane si spostano frequentemente nelle piazze italiane, i giovani ricevono le istruzioni di base che permettono loro di imparare, direttamente sul posto, le basi delle manovre salvavita e della disostruzione delle vie aeree superiori nei bambini e negli adulti.

La scuola, notoriamente luogo di apprendimento dei saperi e di formazione dello spirito civico, è la sede preposta per eccellenza per addestrare gli alunni, a partire dai 16 anni di età, alle manovre di rianimazione cardiopolmonari che, correttamente praticate, potrebbero essere determinanti nel salvare vite umane. L’Italia, in questo caso all’avanguardia tra i Paesi europei, possiede una normativa completa, purtroppo però ancora da attuare nelle sue linee operative, che impedisce o meglio rallenta la diffusione della formazione al primo soccorso tra le aule scolastiche. I fatti di cronaca, che periodicamente vengono portati all’attenzione mediatica, dimostrano che l’impegno di tutti, la formazione massiva dei cittadini e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica possono concorrere a rendere più sicuri i nostri spazi di vita.

La visita storico-artistica di Palazzo Chigi

La sezione territoriale Baskin Lazio-SS Lazio Baskin, rappresentata da più di 150 esponenti tra dirigenti, allenatori e atleti provenienti dalle sezioni della Sabina, di Monterotondo, di Ladispoli e di Rieti hanno aderito il 6 ottobre scorso alla visita guidata di Palazzo Chigi, in quella data aperto al pubblico per le persone con disabilità, i loro accompagnatori, le famiglie e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Guidati dai funzionari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i giovani visitatori hanno avuto l’opportunità di accedere al ‘Cortile d’Onore del Palazzo’, il luogo in cui il Presidente del Consiglio riceve i Capi di Stato e di Governo esteri in occasione delle loro visite ufficiali in Italia. Attraverso la ‘Sala dei Galeoni’, la più utilizzata per gli eventi istituzionali, gli atleti hanno raggiunto la ‘Sala dei Mappamondi’ e la ‘Sala del Consiglio dei Ministri’ per poi approdare nei pressi del ‘Salotto del Presidente’, il luogo degli incontri ufficiali del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ringraziamenti

La Responsabile della Rubrica quindicinale ‘Percorsi Inclusivi’ e la Redazione di Informazione Quotidiana ringraziano l’incessante opera di diffusione svolta dai tecnici e dagli atleti degli sport inclusivi, i dirigenti scolastici, i docenti nonché gli operatori sanitari e non che si adoperano, compatti, per rendere concreta la cultura dell’inclusione e della salvaguardia della vita umana.

Per approfondire:

https://www.baskin.it

https://www.viva2013.it/archivio/2023/eventi/563

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