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Paolo Bartolucci e l’incanto di una Voce lirica d’eccezione tra palcoscenici ed insegnamento alle nuove generazioni.

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giovedì, Novembre 21, 2024

Oggi per la nostra rubrica ci aspetta un’altra coinvolgente puntata con l’intervista al Maestro Paolo Bartolucci, tenore di fama internazionale, una vita dedicata alla mission delle promozione e valorizzazione dell’ Opera a 360 gradi e con un occhio attento alla formazione di giovani talenti della lirica.

Caro Paolo, benvenuto su IQ. Parliamo di te e della tua affascinante professione di cantante lirico partendo dalla tua luminosa carriera: come è iniziato tutto e cosa ti ha portato a calcare prestigiosi palcoscenici in Italia e all’ Estero?

Il Maestro Paolo Bartolucci.

La mia storia con la musica è iniziata per caso. Ho iniziato da ragazzino ascoltando dei brani di musica classica a casa di un amico di famiglia e da quel momento mi sono letteralmente innamorato e conseguentemente ho approfondito, come appassionato. Intorno ai 16 anni sono stato affascinato dalla bellezza della Voce umana e dalla potenza emotiva dell’Opera. Ho cominciato a studiare seriamente solo a 19 anni e, dopo anni di impegno, e avendo la fortuna di studiare e successivamente perfezionarmi con grandi interpreti dell’Opera quali Gianni Raimondi, Nazzareno Antinori e Romano Emili, sono riuscito dapprima a essere finalista e vincitore di Concorsi Internazionali e poi a esibirmi su palcoscenici importantissimi che non avrei mai creduto di raggiungere provenendo da una terra non facile come il Molise. Ho avuto la fortuna di cantare Opere e Concerti da protagonista in Teatri e Festival come il Teatro Comunale di Bologna, lo Sferisterio di Macerata, il Teatro Goldoni di Livorno, l’Auditorium di Milano e a Napoli, Palermo, Catania, Parma, Genova… giusto per citarne alcune in Italia, ed ho avuto la possibilità di cantare in oltre 24 nazioni tra le quali Olanda, Belgio, Lussemburgo, Germania, Svezia, Russia, Bielorussia, Georgia, Bulgaria, Romania, USA , Argentina. È stato un percorso assolutamente non facile, sia venendo da Isernia che per le difficoltà oggettive che esso comporta ma, aver potuto interpretare i più difficili ruoli tenorili come Canio nei Pagliacci, Mario in Tosca, Don José in Carmen, Pollione in Norma, Manrico in Trovatore e tenti altri, girando il mondo per 25 anni , è stata e continua ad essere una cosa meravigliosa.

Dopo questo percorso, cosa ti ha spinto a dedicarti al tuo Molise?

Il Molise e Isernia per me sono sempre stati casa, luoghi che ho sempre portato nel cuore e dei quali ho raccontato tanto, quando ero lontano, ma che ho sempre cercato di raggiungere quando potevo. Dopo aver viaggiato tanto e aver fatto base a Bologna per molti anni, c’è stata la necessità e la voglia di tornare alle radici e quindi l’opportunità di fare qualcosa per la mia terra. Il Molise è un territorio che merita di essere conosciuto e valorizzato anche sotto il profilo musicale. Credo che ogni artista, a un certo punto del suo percorso, senta il desiderio di restituire qualcosa di significativo alla propria terra e comunità di origine, ed è esattamente quello che ho cercato e sto cercando di fare.

Oggi ti dedichi anche all’insegnamento del Canto. Cosa ti ha portato a scegliere questa strada e come vivi il ruolo di insegnante?

L’insegnamento è stata una scelta molto naturale per me. Avevo già iniziato a Bologna e quando sono tornato, mi è stata offerta l’opportunità di farlo a Isernia presso l’ IMS Isernia Music School con dei corsi annuali. Collaboro anche con un atelier vocale a Roma e tengo Masterclasses di Canto Lirico in Molise e in Italia creando connessioni che stanno portando a collaborazioni con istituzioni musicali estere. Dopo anni di esperienza e di studio, ho sentito di avere un Know How da trasmettere alle nuove generazioni. Ogni allievo è unico, e lavorare con loro mi permette di rivedere, in qualche modo, il mio percorso iniziale. È una grande responsabilità, ma anche una soddisfazione immensa vedere i loro progressi e aiutarli a trovare la loro voce e soprattutto il loro talento. Ho già giovanissimi allievi finalisti di concorsi internazionali, audizioni e che hanno all’ attivo partecipazioni a importanti manifestazioni e talent. La loro passione mi ricorda i miei primi passi, e insegnare loro non solo la tecnica vocale e l’interpretazione, ma anche il saper reggere psicologicamente ed emotivamente a una carriera, è una continua fonte di ispirazione oltre che di ulteriore conoscenza. Saper stare su un palco e affrontare il pubblico e le giurie non è mai facile.

Oltre all’insegnamento, ti occupi anche di organizzare concerti ed eventi in Molise. Quali sono i tuoi obiettivi con queste iniziative?

La chiave per riuscire ad organizzare Eventi Musicali e Concerti in Molise è stata innanzitutto collaborare con i musicisti di qualità della Nostra Terra, che avessero voglia di condividere le loro idee per valorizzare il territorio e cercare di promuoverne i talenti degli artisti e musicisti emergenti. Dopo varie peripezie, localismi, invidie e tipici atteggiamenti conservativi che la provincia riserva sempre, ho avuto la possibilità di instaurare una collaborazione con il M. Simone Sala, eclettico pianista molisano dall’importante carriera con il quale ormai da 8 anni organizziamo importanti Concerti legati alla Musica Classica e l’Opera con l’obiettivo primario di valorizzare la nostra amata terra, i musicisti che da essa emergono, affiancandoli a artisti di grande caratura, con lo scopo di dare lustro ai luoghi dove essi si svolgono, condividendo in massima parte la visione che abbiamo del management artistico. Ho anche creato il “Premio Talenti Musicali della Nostra Terra” che promuove gli artisti molisani che si sono particolarmente distinti in ambito nazionale e internazionale.

Tra le decine di iniziative che abbiamo promosso, la più importante è sicuramente il MUSICA ITALIA GRAND PRIZE, Concorso Internazionale di Musica Classica e Lirica, per tutti gli strumenti e voci, che, già nella sua prima edizione, svoltasi nel 2023 ha raggiunto un successo importantissimo: ha attirato in Molise oltre 120 partecipanti da tutto il Mondo ed ha portato il nome del Molise in Italia e all’estero distribuendo concerti premio anche negli Usa e in Thailandia.

Qual è stata la risposta del pubblico locale e delle istituzioni alle tue iniziative?

Devo dire che la risposta del pubblico ai nostri eventi è stata molto positiva, con un’esponenziale crescita delle presenze, che dal 2017 ad oggi, sono quasi triplicate, creando un importante nocciolo duro di pubblico interessato alla Classica e Lirica.  Anche da parte delle istituzioni c’è un crescente interesse per gli eventi che stiamo organizzando, anche se permane ancora qualche diffidenza quando vogliamo cercare di coinvolgere le aree interne. Penso che il Molise stia gradualmente scoprendo il suo potenziale culturale, e resto speranzoso che si abbandonino sempre più i localismi e si collabori nel segno della qualità.

Progetti in cantiere?

Stiamo preparando la seconda edizione del MUSICA ITALIA GRAND PRIZE 2025, cercando di migliorare il già importante risultato ottenuto, e una serie di iniziative musicali che saranno realizzate nel solco già tracciato della valorizzazione. Personalmente sono al lavoro per un progetto, a medio termine, di alta formazione per Cantanti Lirici che preveda scambi didattici a livello internazionale e la realizzazione e produzione di titoli operistici.

https://www.youtube.com/@paolobartolucci Canale YouTube

https://youtu.be/idOC_EflLWk Tosca

https://youtu.be/2HfsFw1viIE Pagliacci

https://youtu.be/S7uX7XqhmlE Norma

https://youtu.be/4DS0709BD90 RaiUno Commemorazione Gigli

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