”Questa volta li hanno beccati, è andata male, ma è sempre stato così”. Francesco Pazienza, ex agente del Sismi e protagonista di molti misteri d’Italia, non si sorprende davanti allo scandalo dei dossieraggi scoperchiato dalla Procura di Milano. ”A chi come me ha vissuto in quegli ambienti, non fa né caldo né freddo – dice all’Adnkronos -. C’è tutto un mercato parallelo che c’è sempre stato. Mi meraviglio che la gente si meravigli”.
”Anche nel 1981-82 facevano alcuni giochetti sui miei telefoni solo che io avevo degli impianti tali che riuscivo a disinnescarli prima. Avevo un americano che mi dava delle attrezzature che appena c’era qualcosa di anomalo scattavano delle luci rosse. Certo, oggi le tecnologie sono molto più sofisticate rispetto alla mia epoca, oggi si può entrare dappertutto, volendo. Si può anche fare un sistema anti hackeraggio ma poi c’è il sistema anti anti-hackeraggio. Ho sentito che usavano anche attrezzature israeliane e in questo ambito gli israeliani sono bravissimi”.
Rispetto al pericolo per la democrazia ‘indubbiamente – sottolinea Pazienza – sono fenomeni che non fanno bene al funzionamento democratico di un paese ma non si creda che in Francia o in Inghilterra le cose siano diverse. Succede in tutto il mondo. Ho abitato dieci anni in Francia e si facevano certi numeri…”. Certo davanti a intrusioni a pagamento per sapere notizie sulla moglie, dico solo, conclude l’ex 007, che ”la situazione si è volgarizzata”.
Fonte: adnkronos.com