Riparte con sempre maggiori consensi la nostra rubrica che oggi è lieta ed onorata di ospitare l’intervista della Professoressa Bernardo all’Avvocato Robert Von Sachsen Bellony noto esperto in diritto internazionale, italiano di nascita e al contempo cittadino del mondo che porta sempre con sé nell’esercizio della professione, oltre al know how di eccellenza e al rigore legale, l’Italian factor dell’empatia che costituisce un importante valore aggiunto che fa la differenza.
Buongiorno, Robert. È un vero piacere averLa qui con noi oggi. Per iniziare, può raccontarci della Sua biografia e di come ha deciso di combinare la sua carriera legale con il coaching della vita?
Buongiorno, Professoressa Bernardo. La ringrazio per l’invito. Fin da giovane ho avuto la fortuna di provenire da una dinastia storica, e questa eredità ha sempre influenzato le mie scelte. Sono diventato avvocato con l’intento di comprendere e navigare le complessità del diritto internazionale. Col tempo, però, ho realizzato che il mio vero scopo era aiutare le persone a vivere una vita equilibrata e significativa. Così, ho deciso di diventare life coach per affiancare agli aspetti legali anche una dimensione più umana e personale.
Interessante! Ci parli del contesto in cui opera. Quali sono le sfide principali che affrontano i Suoi clienti oggi?
Viviamo in un’epoca in cui le sfide personali e finanziarie sono all’ordine del giorno, e questo crea un ambiente di alta pressione per molti. Le persone si trovano a dover affrontare non solo problemi legali, ma anche stress emotivo e incertezze riguardo al futuro. Il mio obiettivo è fornire un sostegno integrato, aiutando i miei clienti a affrontare queste sfide con un approccio legale solido ma anche con empatia e comprensione.
Ha parlato di empatia, un tratto che non si associa sempre con il mondo legale. Come riesce a mantenere questo equilibrio tra rigore legale e approccio umano?
Credo fermamente che la legge e l’umanità non siano in contrasto, ma piuttosto si completino a vicenda. Ogni cliente ha una storia unica e sotto ogni questione legale vi è una persona con emozioni e ambizioni. Il mio approccio consiste nell’ascoltare attivamente e comprendere il contesto umano dietro le loro esigenze legali. Solo così posso offrire un vero supporto e guidarli attraverso il loro percorso.
La sua unicità è evidente! Può descrivere come questa identità nobile influisce sul Suo approccio al coaching e alla consulenza legale?
La mia identità nobile porta con sé una responsabilità particolare. Per me è fondamentale dimostrare che il prestigio può andare di pari passo con l’umiltà. Vengo da una tradizione di servizio e impegno verso gli altri, e questo mi motiva a fornire consulenze di altissima qualità, sempre mantenendo un approccio accessibile e caloroso. Ritengo che chiunque meriti supporto, indipendentemente dalla propria situazione.
Infine, quali sono i Suoi obiettivi futuri? Come intende sviluppare ulteriormente questo ruolo di riferimento per le persone?
Il mio obiettivo è ampliare la mia presenza e connettermi con un pubblico sempre più vasto. Vorrei organizzare eventi di formazione, webinar e consultazioni, offrendo strumenti pratici per affrontare sia le sfide legali sia quelle personali. Il mio sogno è creare una comunità in cui le persone possano sentirsi supportate e ispirate, pronte a intraprendere il proprio percorso di crescita personale con fiducia.
Robert, può parlarci del Suo ruolo come professionista di diritto internazionale e come questo l’ha condotta a lavorare a livello globale?
Certamente. Lavorare nel campo del diritto internazionale significa avere una visione più ampia delle questioni legali e delle sfide che le persone affrontano in contesti diversi. Questa posizione mi consente di collaborare con clienti di diverse nazionalità e culture, aiutandoli a comprendere come le leggi internazionali possano influenzare le loro vite. È un’opportunità incredibile per imparare e crescere professionalmente, oltre a poter avere un impatto significativo su un’ampia gamma di persone.
Quali sono alcune delle principali sfide che incontra quando lavora con clienti di diverse culture?
Ogni cultura ha le proprie norme e aspettative legali, il che può portare a malintesi. È fondamentale essere sensibili alle differenze culturali e adottare un approccio che sia rispettoso e comprensivo. La chiave è la comunicazione: ascoltare attivamente e assicurarsi che il cliente si senta compreso e supportato è essenziale nel mio lavoro.
Come il Suo background italiano influisce sul Suo lavoro di diritto internazionale?
Il mio background italiano ha un grande impatto sulla mia prospettiva. Gli italiani hanno una lunga tradizione di eccellenza nei settori della legge e della diplomazia, e questo influisce sul mio approccio professionale. La mia eredità culturale mi offre un senso di responsabilità verso il servizio e l’integrità, che cerco di riflettere in ogni interazione con i miei clienti.
Quali benefici derivano per Lei, come professionista, dal lavorare nel campo del diritto internazionale e nel coaching?
I benefici sono molteplici. Innanzitutto, la varietà dei casi e delle persone mi arricchisce costantemente. Ogni cliente porta una nuova esperienza e una nuova sfida. Inoltre, la possibilità di svolgere un lavoro che unisce aspetti legali e umani è incredibilmente gratificante. Aiutare le persone a superare le loro difficoltà legali mentre affronto le loro emozioni e aspirazioni fa sì che ogni giorno sia stimolante e significativo.
Cosa direbbe a giovani professionisti che aspirano a seguire una carriera simile alla Sua nel diritto internazionale?
Ai giovani professionisti vorrei dire di essere curiosi e aperti al mondo. Il diritto internazionale è un campo complesso, ma affascinante. Studiate diverse culture, imparate le lingue e abbracciate la diversità. Le competenze tecniche sono fondamentali, ma la qualità del supporto umano e l’empatia verso i clienti sono ciò che veramente fa la differenza. Non dimenticate mai il lato umano del vostro lavoro.