Oggi per la nostra rubrica ideata e curata dal nostro Direttore Editoriale Professoressa Angela Bernardo in collaborazione con l’autorevole medico legale Mariagrazia Celestino abbiamo il grande piacere di incontrare con una esaustiva ed articolata intervista della Professoressa Bernardo la Dottoressa Maria Laura Sadolfo, apprezzata neuropsicologa del benessere, psicologa clinica e psicodiagnosta che ci parlerà con passione e competenza del suo interessante percorso diviso tra insegnamento e professione di psicologa con un focus in particolare sull’innovativo Progetto da lei ideato e denominato “365 Parola d’Ordine Benessere” per la scuola e la famiglia.
Benvenuta su IQ Dottoressa Sadolfo, è un vero piacere averLa oggi ospite gradita e qualificata per esplorare il mondo del benessere e nello specifico quello relativo alla scuola e alla famiglia. Iniziamo, dunque, con una Sua presentazione?
Mi presento: sono Maria Laura Sadolfo neuropsicologa del benessere, psicologa clinica e psicodiagnosta. Quest’anno compio il ventesimo anno di insegnamento a scuola.
Mi ritengo una docente al contrario, sono partita dai grandi del Liceo a cui insegnavo Psicologia in un Liceo Socio-Psico-Pedagogico paritario, per poi arrivare ora ai piccoli della scuola dell’infanzia.
Ricordo benissimo, nella tappa intermedia, che quando insegnavo alla scuola primaria le discipline quali: matematica, scienze e geografia, il luogo comune era che “l’insegnante di matematica era quella cattiva”.
Questo pregiudizio, del tutto infondato, che gira spesso per le scuole di ogni ordine e grado, ha causato molti problemi nelle generazioni di bambini e ragazzi che, sostenuti dai loro genitori, del tutto irresponsabili, li rinforzavano sul non dover fare i compiti e che le materie scientifiche fossero difficili…
Demoralizzata da tali atteggiamenti, ma anche resa lucida nel panorama di quella che era la scuola, pensai di fare un altro concorso e di passare alla scuola dell’infanzia, con la speranza che gettando dei semini in bambini nella fascia di età 3-6, certi atteggiamenti e taluni comportamenti fossero diversi da quelli visti in precedenza.
Ora, dopo vent’anni, posso dire più che mai che sono fiera di essere una psicologa clinica che lavora anche nella scuola, perché questi semini stanno facendo germogliare meravigliose piantine.
Quanti mutamenti ha subìto la scuola, quanti cambiamenti sconvolgenti, quante situazioni che non eravamo abituati a vedere quindici – vent’anni fa.
Dopo vent’anni di insegnamento, corsi di aggiornamento, ed in contemporanea tutto questo affiancato alla professione di psicologa, mi rendo conto che, veramente la scuola italiana ha bisogno di una svolta epocale se vogliamo stare al passo con i tempi ed essere portatori di educazione e di benessere.
Mi è sempre tanto piaciuto quel proverbio africano che recita così: “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”.
Per intraprendere un percorso di conoscenza, accoglienza ed ascolto è fondamentale non sentirsi mai soli, e questo è un lavoro di squadra e come tale composto da molti attori che ogni giorno operano a favore di questa crescita. Questi vent’anni di insegnamento si sono affiancati alla libera professione e, sempre in questi anni, ho visto un crescendo di certificazioni per DSA, ADHD, autismo, disregolazione emotiva, disturbo del tono dell’umore, insonnia ed un incremento esponenziale di allergie e malattie gastrointestinali.
Questi dati mi hanno messo in allerta, soprattutto dal 2020 ad oggi, fino al punto di mettere per un po’ da parte la mia attività di psicodiagnosta dell’età evolutiva e di Tutor, dove tutto il mio lavoro evidenziava o collaborava in un quadro di “malessere” o di “cura strettamente medica” o di “riabilitazione” comunque legata ad un malessere.
Mi sono così aperta ad una prospettiva del tutto nuova, che prima di tutto ha cambiato radicalmente la mia vita, e da tre anni mi sta permettendo di leggere tutto con un nuovo significato, nuove possibili prospettive, immergendomi in un nuovo modo di prendere in carico i bambini e gli adolescenti solo in un’ottica di prevenzione, benessere e sì di riabilitazione, ma centrata all’obiettivo benessere, tutto questo in un lavoro di medica integrata che coinvolge anche medici specialisti.
Davanti una realtà che purtroppo tende sempre più a medicalizzare anche i piccoli, la sfida di questo progetto è che, attraverso un lavoro di equipe sinergico, ben integrato, collaborativo, aperto al dialogo, ma soprattutto sempre intriso nella formazione, nasca una nuova realtà che lavori per, con e nel benessere.
Il progetto nasce anche in seguito alle osservazioni documentabili dello scenario del post pandemico e del diffuso stato di sofferenza di bambini e ragazzi.
Ho dovuto lavorare tanto con bambini e ragazzi che durante la pandemia hanno sviluppato forti addiction soprattutto da cellulare e serie televisive, alcuni dei quali sono diventati veri e propri Hikikomori ed altri hanno sviluppato patologie croniche e disturbi del sonno e della sfera emotiva.
Gli strascichi sono ancora molti, pertanto la sfida è quella di sovvertire una logica che potrebbe riproporsi, ma conoscendola abbiamo gli strumenti per “agere contra”.
Come dire: invertiamo la rotta e lavoriamo attraverso un vero e proprio training di benessere.
Un training personalizzato per lo sviluppo del benessere psico-fisico, che ci permette di combattere ansia e stress in modo nuovo ed anche divertente.
E per potenziare il benessere facciamo azioni di promotion e di prevenzione nella vita quotidiana a partire dalla scuola e dalla famiglia, nello sport e nell’alimentazione.
Quali sono le attività del training di benessere nel Progetto “365 Parola d’ordine Benessere”?
Sono le seguenti:
- Mindfulness
- Rilassamento muscolare progressivo
- Training Autogeno
- Respiro dei tre minuti
- Biofeedback (solo in individuale)
- Neurofeedback (solo in individuale)
- Il benessere in gruppo per promuovere le relazioni sociali
- Attività di benessere per ritrovare l’autostima attraverso giochi e attività di gruppo
- Movie Therapy
- Week end e settimane estive di pratiche di consapevolezza
Il training di benessere si focalizza proprio sulla centralità di questi aspetti. Sentirsi bene con se stessi per stare bene con gli altri.
Può descriverci il Progetto in questione?
Per un anno, ogni giorno, ciascun genitore, docente e allievo potrà leggere quotidianamente un post sul benessere, dal mio profilo Instagram, che lo accompagnerà nel percorso, e di anno in anno cambiano i temi, ma i post continuano ad accompagnare. Questo è un concreto incentivo per iniziare bene la giornata e non dimenticarsi di focalizzarsi su qualcosa di nuovo, con nuovi stimoli e che punta a qualcosa che restituisca giorno dopo giorno pillole di benessere per un benessere pienamente appreso.
Perché 365 post? Sono post che spaziano dai sensi, all’equilibrio, alla postura, all’arte, alla musica, al teatro, alla concentrazione, alla comunicazione, alla meditazione e alla contemplazione, a strategie concrete di vita quotidiana e nello studio.
All’interno di questo progetto parto nel lavoro ricominciando dall’ABC che sono i sensi, è necessario rieducare i sensi di grandi e piccini. Non siamo consapevoli dei nostri sensi.
I sensi sono usati male, oppure non si conoscono affatto tutte le loro potenzialità.
Dai sensi si passa poi a rieducare la postura e l’equilibrio, perché moltissime ricerche ci dicono che l’equilibrio e la postura sono fondamentali anche per non incorrere in determinate patologie.
Proseguiremo, in quella che è una rieducazione alimentare, perché bisogna lavorare molto sull’alimentazione e con essa e da essa, sulla regolazione del sonno.
Dopo aver lavorato su tutto questo quadro attraverso un approccio che coinvolge la PNEI, la Psicosomatica ed il Protocollo “Mindful Eating for children and teens: Mangiare attraverso i sensi, mangiare emozionandoci”, solo allora, ci spostiamo su un altro piano, lavoriamo sullo stress attraverso il training autogeno, il rilassamento progressivo e altri protocolli come il Maps for ADHD, il Matters, l’MBSR per i più grandi del liceo etc…
Ad inizio anno verranno somministrati questionari e test per valutare lo stato di partenza di ciascun allievo, così come saranno risomministrati a fine anno per fare un confronto di dati e restituire ciò che questo anno, ha apportato di nuovo nella vita di ciascuno.
Chi partecipa al Progetto e quali sono le finalità?
Siamo nel cuore di Roma, nel centro storico di Roma, presso il “Collegio San Giuseppe Istituto De Merode”.
Il Direttore, Alessandro Cacciotti, la Preside Federica Fiorelli, Frere Ciro Vitelio, il Prof. Aleardo Marco Giovannangelo e tutti i docenti hanno subito creduto in questo progetto ed hanno scorto in esso, non solo la potenzialità e l’unicità dell’offerta proposta, ma a lungo raggio, si sono subito proiettati nel benessere futuro dei loro alunni, e delle loro alunne, delle famiglie, e sapendo che l’istruzione passa attraverso il loro lavoro ed il loro stile comunicativo, si sono messi per primi loro stessi all’opera. Da Gennaio 2024 si è partiti con una mattinata formativa per tutti i docenti dell’Istituto, di ogni ordine e grado, da Marzo poi, ho iniziato a lavorare con i singoli gruppi di docenti, questo perché, tutto, in questo progetto, non è un copia e incolla, ma è fondamentale tener sempre presente davanti agli occhi ed al cuore, le singole persone ed il gruppo a cui appartengono. Con i docenti di ogni ordine e grado proseguo con la formazione mensile.
Il Collegio San Giuseppe Istituto De Merode, è la prima scuola in Italia che ha inserito la Mindfulness curricolare a scuola. Sono stati in grado e con ispirata creatività di “allungare” l’orario delle lezioni e ricavare semplicemente trenta minuti al giorno da dedicare alla Mindfulness, affinché ciascuna classe abbia una volta a settimana questo spazio.
Il lavoro svolto nelle classi viene poi restituito tramite apposite schede alle famiglie tramite registro elettronico.
Infine anche le famiglie hanno il loro spazio, tramite colloqui, dieci incontri on line formativi annuali, per chi vuole il Protocollo MBSR in presenza e la possibilità di confronto tramite la mail mindfulness@sangiuseppedemerode.it
Il lavoro si svolge in partnership con UCIIM, dove il Progetto è stato reso fruibile per la formazione di tutte le scuole statali, tramite la piattaforma SOFIA. Direttrice del Corso la Dott.ssa Rosa Musto, Formatrice e Docente Dott.ssa Maria Laura Sadolfo.
Altra partnership è l’ ANPIT, ed insieme al Presidente Nazionale, Federico Iadicicco portiamo avanti percorsi di Mindfulness e Leadership, così come PCTO di Mindfulness ed Economia.
Il Progetto ha tre obiettivi specifici, quali sono?
1 Fare prevenzione dei disagi fisici e psichici, informare e formare le famiglie, gli alunni e i docenti.
2 Erogare servizi di benessere attraverso le artiterapie, i protocolli mindfulness, il training autogeno, il rilassamento progressivo e svariate attività destinate ai bambini ed ai ragazzi nella fascia di età 3-18 che verranno svolte presso le scuole, in questo caso dalla primaria.
3 Raccogliere dati dopo aver somministrato questionari e test, pre e post lavoro, tali che dimostrino, come un lavoro di medicina integrata, di promozione del benessere e di attuazione di protocolli e tecniche che per alcuni saranno preventivi, per altri riabilitativi, portino un significativo cambiamento nella vita dei medesimi. In prospettiva futura restituiscano un risparmio significativo a vantaggio del sistema sanitario nazionale ed una qualità della vita nettamente migliore delle famiglie e dei bambini e dei ragazzi stessi.
Quali sono le finalità globali?
- Fare prevenzione attraverso la diffusione della conoscenza del benessere e della neuropsicologia del benessere.
- Fornire nozioni sul del concetto di salute e benessere, rendendo informate le famiglie, gli insegnanti e gli alunni dell’importanza che l’equilibrio psico-fisico ha per ciascuno.
- Formazione mirate ai medici di base e ai pediatri di libera scelta, poiché moltissimi, dopo aver dialogato con loro, non conoscono né la mindfulness, né la neuropsicologia del benessere, né tutto ciò che ruota attorno al tema.
- Motivare le famiglie, i docenti e gli alunni a difendere questo bene primario che è la salute.
- Comprendere che le relazioni con la famiglia, la scuola a l’ambiente esterno, sono vincoli necessari per il raggiungimento di uno stato di benessere personale e sociale, “nessuno si salva da solo” è necessario fare squadra.
- Vivere meglio il tempo libero e le relazioni.
- Ripartire dall’ alimentazione per vivere bene.
- Regolare il sonno staccandosi dall’iper connessione.
Come è organizzato e strutturato il Progetto?
- Incontri bimensili con genitori on line ed in presenza.
- Incontri formativi mensili per i docenti.
- Incontri con i bambini ed i ragazzi in moduli da trenta minuti all’interno dell’orario scolastico.
- Incontri con i medici di base ed i pediatri di confronto per le famiglie che specificatamente lo richiedano.
Il Progetto è in essere, il Collegio San Giuseppe Istituto De Merode, è la scuola pilota, ma anche la “casa madre”, di quella che sarà, a partire dal convegno del 12 Ottobre 2024, che si svolgerà presso il Teatro dello stesso Collegio, la formazione che verrà fornita a tutte le scuole che volessero intraprendere ed inserire questo progetto nelle loro scuole.
Vogliamo innescare una reazione a catena di benessere e nel benessere.
Vogliamo sovvertire le logiche e restituire ai bambini e a ragazzi il buono, il vero e il bello.
Vogliamo tornare a fare squadra in modo autentico, sincero, efficace ed efficiente tra docenti, famiglie e alunni.
Vogliamo poter dire ogni giorno, e ciascuno nel suo posto e al suo posto: sto davvero bene! Sono felice della scuola!
Vogliamo essere costruttori di Benessere vivendo noi per primi nel Benessere integrale.
Quali sono i Suoi sogni al riguardo per il futuro?
Se il progetto continuerà a restituire dei dati significativi circa il benessere di questi alunni e delle loro famiglie, sarà non solo riproducibile, ma anche spendibile nella Scuola e nella Sanità.
Benefici a 360 gradi per l’istruzione italiana e il Sistema Sanitario Nazionale.
Vorrei portare una proposta di legge perché la Mindfulness sia inserita in ogni ordine e grado di scuola in maniera curricolare, come è ben dettagliato nel mio progetto.
Nella sanità il percorso si traduce nel beneficio di una diminuzione degli accessi in pronto soccorso e dell’erogazioni di esami diagnostici e strumentali per bambini e adolescenti, quindi con una riduzione significativa della spesa pubblica sanitaria, la proposta è quella di aprire un UOS di Neuropsicologia del Benessere a Roma entro tre anni.
Si tratta di cambiare mentalità rotta e sistema di atti e parole.
La buona riuscita di questo progetto permetterà di liberare le liste d’attesa del sistema sanitario nazionale, di ridurre il carico di lavoro dei pediatri e dei medici di base; fornirà dati reali e a confronto; permetterà di lavorare su piano orizzontale e uno verticale.
Se questo progetto lo estendessimo a tutte le scuole di Roma il benessere aumenterà così tanto, come al contrario diminuirà la dispersione scolastica, la scarsità nel rendimento, l’ansia e tutte le forme legate al malessere interno ed esterno degli studenti e delle loro famiglie.
Una grossa fetta della popolazione non avrà più più bisogno di cure onerose e continue così come invece è ora. Avranno più accesso alle cure anziani e pazienti con malattie oncologiche e/o invalidanti gravi, piuttosto che bambini, ragazzi e genitori che saranno in un nuovo stato di salute e benessere.
La Direzione Sociosanitaria si avvarrà della UOS Neuropsicologia del Benessere per gestire i percorsi di cura dei pazienti e dei loro familiari, in collaborazione con le strutture della Rete Territoriale e i vari poli Ospedalieri. Gli psicologi e i neuropsicologi della UOS lavorano in sinergia con il personale medico, infermieristico, educativo, sociale, tecnico-riabilitativo e amministrativo. La UOS si occuperà di:
- Sviluppo e coordinamento di progetti che richiedono la competenza del neuropsicologo, in sinergia con altri servizi o reparti, e azioni volte al benessere psicologico sia dei pazienti che del personale.
- Percorsi attraverso i protocolli mindfulness specifici.
- Valutazioni cognitive e della sfera emotiva, riabilitazione cognitiva.
- Training autogeno.
- Biofeedback in una sala-palestra adibita solo a questo.
- Neurofeedback in una sala palestra adibita solo a questo.
- Consulenza, Supervisione e Attività formative rivolte a tutte le equipe presenti in struttura e di appartenenza territoriale ASL.
- Consulenze rivolte all’utenza e ai familiari.
- Iniziative di promozione della salute rivolte all’utenza e agli operatori.
- Monitorare e garantire la qualità delle prestazioni effettuate nei Servizi/Reparti, i
- percorsi terapeutici e la valutazione degli esiti.
- Promuovere l’aggiornamento professionale.
- Garantire collaborazioni con Enti Locali, Associazioni del territorio, Cooperative.
- Università nell’ ambito di specifiche progettualità .
- Coordinare e supervisionare i tirocini degli psicologi e dei neuropsicologi
- Ricerca sul campo, sperimentazioni e ricerca di interventi innovativi sempre aggiornati.
NOTA BIO DOTTORESSA MARIA LAURA SADOLFO:
Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità, presso la Lumsa nel 2010, con 110/110 e Lode.
Formatasi successivamente in Logoterapia Frankliana, avendo come supervisore il Prof. Aureliano Pacciolla di approccio cognitivo comportamentale e diretto allievo di Victor Frankl.
La sua formazione è proseguita conseguendo il titolo di Psicodiagnosta dell’Età Evolutiva, presso il Ceipa, con il Prof. Paolo Capri, ed è Tutor DSA e ADHD presso l’Istituto ReTe.
Si occupa di Movie Therapy, Play Therapy e Storytelling, su cui ha ideato dei suoi lavori, che utilizza regolarmente con bambini ed adolescenti e che hanno dato il via a svariati progetti durante la pandemia.
Formatasi ancora, presso “APL- psicologi della Lombardia” nel Training autogeno e nella Psicosomatica.
Ha conseguito i Master in PNEI ed in Mindfulness, con la rispettiva certificazione: Mindfulness Basic Training ; Mindfulness Professional Trainer; Mindfulness Clinical Therapist; MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction); MBCT (Mindfulness-Based Cognitive Therapy); MB-EAT (Mindfulness-Based Eating per l’alimentazione consapevole); MAPs for ADHD; MFY (Making Friends with Yourself, una variante del protocollo MSC-T dedicata agli adolescenti); MINDFULNESS MATTERS; MBCP e Protocollo Armoniosamente per i pazienti oncologici.
Iscritta all’albo nazionale Mindfulness (il registro nazionale degli esperti certificati di Mindfulness).
Creatrice del Protocollo “MB-EAT for children and teens”.
Neuropsicologa del Benessere da Marzo 2023.
Ideatrice del Progetto “365 Parola d’ordine Benessere” per l’inserimento della Mindfulness curricolare a scuola in ogni ordine e grado, Progetto in essere presso Il “Collegio San Giuseppe Istituto De Merode” Via San Sebastianello.
Referente della Federazione Italiana Mindfulness sede di Roma.
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