La nuova Stagione di Balletto del Teatro alla Scala si apre con la ripresa più attesa nel periodo natalizio: Lo schiaccianoci nella coreografia di Rudolf Nureyev con lo storico allestimento di Nicholas Georgiadis. Un classico che incanta la Scala dal 1969. Dalle danze dei bambini alle casalinghe celebrazioni del Natale, dalla battaglia tra topi e soldatini allo splendore dei fiocchi di neve, musica e coreografia convergono verso i meravigliosi disegni coreografici dei celebri valzer e i passi a due ricchi di tecnica, rigore, linee ed equilibri, che rivelano l’impostazione drammaturgica che Nureyev volle conferire a questo balletto: tra ombre e luci il viaggio di una adolescente, il sogno di Clara. E’ tempo dunque per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di immergersi nell’atmosfera natalizia e nelle luci, ma anche nelle ombre di questa produzione, gradito ritorno di uno dei più interessanti e tecnicamente impegnativi balletti del repertorio del grande Rudy e di molti dei protagonisti che hanno illuminato le recite del 2022/2023, ma anche importante occasione per accogliere il debutto scaligero di Hugo Marchand, étoile dell’Opéra di Parigi e il debutto a gennaio nei ruoli protagonisti di Camilla Cerulli e di Marco Agostino.
Nel ruolo di Clara e del Principe/Drosselmeyer apriranno le recite Alice Mariani e Hugo Marchand per una inedita partnership (17, 18 e 20 dicembre). si rivedranno Agnese Di Clemente e Claudio Coviello il 29 dicembre e il 4 gennaio), Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko (che saluteranno l’anno in scena, nella recita del 31 dicembre e poi torneranno le sere del 3 e 5 gennaio). Il pomeriggio del 5 gennaio e poi il 9 sera Camilla Cerulli debutta nel ruolo di Clara, accanto a Navrin Turnbull, mentre il 7 e l’11 gennaio sarà la prima volta di Marco Agostino a impersonare il doppio ruolo del signor Drosselmeyer/ Il Principe, accanto a Martina Arduino. A Virna Toppi e Nicola Del Freo sono affidate le recite conclusive del 10 e 12 gennaio. Accanto a Clara e a Drosselmeyer/Principe è davvero tutta la Compagnia ad essere impegnata in questa produzione, a partire dal Corpo di Ballo che splenderà nelle danze natalizie e soprattutto nei disegni coreografici dei celebri valzer.
Lo schiaccianoci di Rudolf Nureyev torna nuovamente sul palcoscenico della Scala dove fu presentato la prima volta nel 1969 (quando entrò in repertorio, non molto tempo dopo il debutto avvenuto a Stoccolma nel 1967, e a Londra, l’anno successivo, con il Royal Ballet) e l’ultima volta in apertura della Stagione di Balletto 2022/2023. Lo schiaccianoci risplenderà ancora nell’allestimento di Nicholas Georgiadis, rinnovato nel décor e nei costumi proprio dalla Scala nel 1987 (disegno luci di Andrea Giretti) e affascinerà anche i più piccoli, nella magica atmosfera natalizia, ideale cornice per ripresentare questo capolavoro cajkovskiano, eseguito dall’Orchestra del Teatro alla Scala sotto la bacchetta di Valery Ovsyankikov.
La musica e la coreografia convergono verso i celebri valzer e nei passi a due, ricchi di tecnica, rigore, linee ed equilibri, e rivelano l’impostazione drammaturgica che Nureyev volle conferire a questo balletto: il sogno di Clara, il viaggio di una adolescente, tra ombre e luci. Accademismo ma anche verve, tecnica ed espressività teatrale che ben si addicono allo stile del Balletto scaligero, con il quale Nureyev aveva un legame speciale, tanto da destinare alla Scala la maggior parte delle riletture dei classici ed essere lui stesso tante volte in scena al Piermarini a interpretare Drosselmeyer, che si trasforma in uno splendente Principe.
Il balletto ha visto l’avvicendarsi di più protagonisti nel corso delle oltre centotrenta recite, e di tanti allievi della Scuola di Ballo, tutti impegnati nella interpretazione di uno spettacolo corale in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità. A Milano Nureyev ebbe come sua prima Clara Liliana Cosi ma anche Vera Colombo; nella stagione 1970/71 Carla Fracci, che sarebbe diventata la sua partner italiana prediletta; nella stagione 1979/80 Anna Razzi, senza dimenticare Merle Park (che volle alla Scala proprio nel 1977) e Evelyne Desutter che fu anche la sua ultima partner nelle riprese della stagione 1987-1988.
Dopo le rappresentazioni in apertura della Stagione 2006/2007, nelle stagioni successive Lo schiaccianoci è stato presentato nella versione firmata da Nacho Duato (in apertura della Stagione 2014/2015 e ripreso la stagione successiva), mentre in apertura della Stagione 2018/2019, con nuovo allestimento firmato da Margherita Palli, per la prima volta è stata rappresentata alla Scala la storica versione di George Balanchine. A sedici anni dalle precedenti rappresentazioni, Lo schiaccianoci di Nureyev è tornato in scena come titolo inaugurale della Stagione di Balletto 2022/2023, occasione per le nuove generazioni di interpreti e protagonisti di affrontare, molti per la prima volta, questa straordinaria produzione, e per ritrovarli ora nuovamente sul palcoscenico del Piermarini.
Ulteriori informazioni: www.teatroallascala.org
Fonte: connessiallopera.it