Oggi per la nostra rubrica abbiamo il piacere di ospitare l’intervista a firma di Angela Bernardo alla Dottoressa Caterina Cecchi, giovane e brillante Artista che esprime nei suoi lavori con grandi intensità ed efficacia il suo talento per la fotografia naturalistica e la sua sensibilità per il sociale.
Cara Caterina, benvenuta su IQ. Iniziamo parlando di come hai scoperto il tuo talento artistico e di cosa lo ha principalmente ispirato.
I primi scatti occasionali sono iniziati quando ero ancora molto giovane per il desiderio di cogliere e di fissare, attraverso le immagini, gli elementi naturali che più spesso incontravo durante le passeggiate lungo i sentieri montani prima e marini dopo.
Mi incuriosiva ritrarre gli sguardi degli animali ma anche cogliere i dettagli di un fiore, di un filo d’erba che spunta dalle rocce oppure fissare un tramonto nelle valli alpine o un panorama d’alta quota: sono stati questi i primi spunti di scoperta del mio talento artistico e l’ispirazione per procedere in tale direzione.
Anche senza volere, la curiosità di fissare dei ricordi attraverso gli scatti ha trovato il consenso dei miei coetanei che, attraverso i social, hanno condiviso le mie stesse emozioni, vissuto il risveglio di piacevoli sensazioni e curato i personali aspetti motivazionali.
Conciliare l’amore per la natura con la passione della fotografia mi ha inoltre consentito di sviluppare una sensibilità tutta mia, da vivere in prima persona ma anche da trasmettere agli altri.
Una delle tue grandi passioni è la fotografia naturalistica con cui esprimi con autenticità e spontaneità la preziosa ed unica bellezza della natura e degli animali. Puoi parlarci della tua esperienza al riguardo?
Ho cominciato molto presto a seguire alcune associazioni internazionali di salvaguardia e di conoscenza dei territori montani tipici delle alpi svizzere in occasione dei miei frequenti e lunghi soggiorni nei Cantoni San Gallo, Grigioni e, in seguito, nel Canton Ticino. In Italia ho poi approfittato delle opportunità paesaggistiche offerte dai nostri territori, soprattutto, del centro e del sud Italia.
L’incontro con la grande varietà della flora e della fauna nei sentieri naturalistici sconosciuti al turismo di massa è stato per me anche l’occasione per fissare tramite gli scatti fotografici, quando possibile, un tratto singolare del passaggio degli animali in natura. Ho iniziato così a dosare il colore in un modo che certamente è stato apprezzato dai numerosi visitatori di alcune mostre allestite negli anni e dalle commissioni degli svariati concorsi fotografici ai quali ho partecipato.
Un altro aspetto fondamentale della tua creatività artistica è quello incentrato su emblematiche tematiche sociali. Quale valore, a tuo avviso, può avere l’Arte e nello specifico quella fotografica nell’azione di sensibilizzazione riguardo tali tematiche di stringente attualità?
L’impegno a supporto dei principali obiettivi di carattere sociale, inclusivo e culturale è stato anche in questo caso entusiasmante per il valore formativo emerso sin dai primi passaggi. Ho ritenuto importante offrire in mostra i miei scatti fotografici per sostenere la riqualificazione pubblica dei locali adibiti a presidio culturale del Mitreo-Arte Contemporanea di Corviale, per individuare il valore inclusivo degli spazi e per documentare l’accessibilità universale degli ambienti cittadini e dei luoghi di fruizione culturale.
Ancora una volta parte del processo di sensibilizzazione a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale, ho in seguito contribuito con le mie fotografie, per conto della Rivista Velvet, a propagare le azioni inclusive della Fondazione Veneto Film Commission presentate dall’Associazione ‘Modelli si Nasce’ durante il Festival del Cinema 2022 presso il Lido di Venezia.
Infine, le personali e significative esperienze di vita in contesti interculturali improntati al dialogo e allo scambio mi rendono particolarmente sensibile ad intervenire con consapevolezza all’interno delle tematiche di stringente attualità, come da Lei evidenziato nella domanda.
Un 2025 tutto da scoprire e costruire: quali sono i tuoi progetti per questo nuovo anno foriero di grandi mutamenti?
Tra i progetti in attesa figurano l’incremento delle collaborazioni con le case editrici, già in parte realizzate con la presentazione nella sede romana della Società Umanitaria delle fotografie di copertina e degli interni del testo ‘Lala’s Story’, edito da Armando Editore nel 2022, con le testate giornalistiche e le associazioni che promuovono corsi nei più svariati percorsi di formazione e che necessitano di specifica documentazione fotografica.
Consapevole di dover approfondire i principi compositivi della fotografia, soprattutto nell’attuale periodo di grandi trasformazioni tecnologiche, ho in progetto la partecipazione a ulteriori corsi di formazione, dopo quelli di base degli inizi, che mi consentiranno di progredire nella conoscenza per il raggiungimento di più ambiti risultati.
